Anche Ai Weiwei prende posizione contro il Coronavirus. Succede con il nuovo progetto a scopo benefico “Mask”: diecimila mascherine create dall'artista e messe in vendita online in supporto alle associazioni umanitarie in lotta per sconfiggere la pandemia.

“Il nostro piccolo atto individuale diventa potente quando fa parte della risposta sociale”. Scrive così sui suoi canali social Ai Weiwei, il celebre artista cinese nelle ultime ore sotto i riflettori per un nuovo progetto a carattere umanitario. Noto al grande pubblico per le sue opere dal taglio politico, lo scultore, attivista e regista originario di Pechino ha recentemente lanciato la sua "sfida" al COVID-19. Come? Personalizzando attraverso il suo intervento artistico l'oggetto simbolo di questa pandemia: la mascherina.OPERE IN BENEFICENZAMesse in vendita a scopo benefico su un popolare sito di vendita e aste online, le mascherine – in tutto diecimila – raffigurano alcuni degli elementi distintivi dell'iconografia dell'artista: dal ben noto dito medio (gesto profanatore fotografato in opposizione ai grandi monumenti del passato) alle manette (testimonianza della prigionia scontata per mano del governo cinese). E poi, ancora, le silhouette delle telecamere di sorveglianza, i semini di girasole installati alla Tate Modern di Londra e i richiami ad animali mitologici della tradizione orientale.Ognuna delle singole mascherine, realizzate a inchiostro nero sulla base di una matrice in polipropilene, è in vendita al costo di 50 dollari; per l'intera collezione da venti mascherine "bastano" invece 1.500 dollari. Il ricavato dell'operazione sarà destinato alle associazioni umanitarie attive nella lotta contro il Coronavirus: tra queste Human Rights Watch, Refugees International e Medici Senza Frontiere.[Immagine in apertura: un ritratto di Ai Weiwei. Foto di Gianluca Costantini]
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