Al Museo d'Arte della Città di Ravenna va in scena l'esposizione dedicata al grande maestro umbro. Attraverso una serie di cento opere, la mostra documenta non solo il particolare linguaggi artistico di Burri, ma anche il suo legame indissolubile con la città romagnola.

Artista della materia per eccellenza, grazie alla sua straordinaria libertà operativa, Alberto Burri diventa protagonista del nuovo progetto espositivo BURRIRAVENNAORO, allestito negli spazi del MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna.  Visitabile fino al 14 gennaio 2024 e organizzata nell'ambito della VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo, la mostra accoglie alcuni dei capolavori più celebri del maestro tifernate, approfondendo il suo legame con la città romagnola, in cui Burri concepì negli anni Ottanta cicli di opere ispirate alla storia e alla cultura ravennate.L'ARTE DI ALBERTO BURRI A RAVENNA Curato da Bruno Corà, l'itinerario della mostra ospita una serie di cento lavori, tra cui anche una selezione di creazioni grafiche, ripercorrendo la fiorente produzione artistica di Burri e facendo luce sulla sua fortissima presenza artistica a Ravenna. Tra i capolavori del maestro umbro spiccano alcuni dei suoi contributi più iconici: come S. Vitale, grandi cellotex dipinti ad acrilico di color nero, e Nero e oro, dipinti ispirati alla cultura musiva di alta decorazione tipica dell'arte bizantino-ravennate. Opere che restituiscono un prezioso resoconto del suo stile originale e accattivante, basato sull'impiego di materiali extra-pittorici (dalla pietra pomice alla colla, fino alla juta e ai sacchi riciclati) e fortemente influenzato dalla grande stagione pittorica bizantina.IL MAESTRO ALBERTO BURRI Nato a Città di Castello nel 1915, Alberto Burri, dopo la laurea in medicina, viene fatto prigioniero in Africa dalle truppe inglesi durante la guerra. Trascorre tre anni in un campo di prigionia in Texas, durante i quali decide di dedicarsi definitivamente alla pittura. Dopo essere tornato in Italia nel 1946, l'artista tifernate esordisce a Roma con una pittura di figurazione, per poi mettere a punto uno stile personalissimo attraverso l'uso pittorico di materiali insoliti. Ben presto l'arte di Burri si afferma sulla scena artistica nazionale e internazionale grazie alla sua forte carica evocativa e drammatica. [Immagine in apertura: Alberto Burri, Copertina 29, 1953/54, cm. 25,5x36, Olio, oro in foglia, china, stoffa, vinavil su tela, Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri]
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