Il nuovo album degli Artonauti è dedicato al rapporto tra arte e scienza
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Torna in edicola l’amatissima raccolta di figurine degli "Artonauti", l'album dedicato ai giovani appassionati d’arte. Questa quinta edizione accende i riflettori sul rapporto tra pittura, architettura, fotografia e progresso tecnologico, sondando le evoluzione della società: dalle piramidi fino all’intelligenza artificiale
Imparare divertendosi non ha prezzo, soprattutto se lo si può fare giocando con le immagini più belle della storia dell’arte. Dopo il grande successo delle scorse edizioni, arriva in edicola il quinto album di figurine adesive degli Artonauti: sono ben 100 le opere d’arte, i mosaici, i dipinti e le architetture da completare con 280 sticker, al fianco dei simpatici personaggi, la cui storia prosegue passo dopo passo nelle illustrazioni firmate da Pietro Canepa.ARTE E SCIENZA NEL NUOVO ALBUM DI FIGURINELa raccolta, intitolata Artonauti, Arte e Scienza - Le invenzioni che hanno cambiato il mondo, guida i giovani appassionati (indicativamente dai sette ai quattordici anni) alla scoperta del rapporto tra arte e tecnologia. D'altronde le invenzioni e l’ingegno umano accompagnano da sempre lo sviluppo delle arti: dalle maestose piramidi dell’Antico Egitto, passando per il genio di Leonardo da Vinci, la prospettiva di Filippo Brunelleschi e la sua cupola di Santa Maria del Fiore, scienza e arte viaggiano sugli stessi binari. Figurina dopo figurina, l'album giunge fino agli ultimi sviluppi della creatività in relazione all’intelligenza artificiale, coinvolgendo i piccoli lettori nel dibattito più attuale della scena contemporanea.IL QUINTO ALBUM DEGLI "ARTONAUTI"La tecnologia torna anche nelle modalità di fruizione dei contenuti speciali: inquadrando il QR code in copertina con il proprio smartphone, si può accedere a ulteriori approfondimenti testuali, giochi, indovinelli e quiz, e persino alle testimonianze video di scienziati, architetti e artisti. “Con ‘Artonauti’”, sottolineano i fondatori dell’iniziativa Daniela Re e Marco Tatarella, “è come se portassimo i musei direttamente nelle mani delle persone, avvicinandole all’arte in modo divertente. L’arte è un linguaggio, ed è necessario abituarsi a leggerla e a capirla. Imparare a farlo fin da piccoli, con uno strumento pensato appositamente per facilitare la comprensione di questo mondo, è un’occasione unica”.[Immagine in apertura: credit Artonauti]