La più antica biblioteca al mondo, quella di Verona, guarda al futuro: il suo processo di rinnovo e riqualificazione tecnologica prosegue con due nuove sale espositive e un allestimento immersivo e multimediale.

‌La Biblioteca Capitolare di Verona, la più antica al mondo ancora in attività, continua a valorizzare il proprio prezioso patrimonio grazie a un percorso espositivo rinnovato e multimediale – cui si aggiungono due nuove sale –, che coniuga i tesori inestimabili del passato e le tecnologie interattive e immersive più aggiornate. A cura dello studio NEO [Narrative Environments Operas], il nuovo allestimento punta a offrire al visitatore un’esperienza unica e interattiva, una sorta di “viaggio nel tempo” alla scoperta delle storie dei testi antichi.LA BIBLIOTECA DI VERONA SVELA I NUOVI SPAZI ESPOSITIVIIl nuovo assetto espositivo si articola in tre sale: nella prima troviamo il manoscritto di Ursicino (517 d.C.), prima testimonianza dell’esistenza dello Scriptorium (antichissima "officina libraria" per la produzione dei manoscritti). Proprio questo volume, oltre 1500 anni fa, ha dato avvio alla secolare storia della biblioteca, fondata nel V secolo nel complesso architettonico della Cattedrale di Verona. Nella sala adiacente spicca invece il celeberrimo Indovinello Veronese, senza dubbio una delle testimonianze più famose della storia della letteratura italiana: il documento è infatti noto al grande pubblico per essere la prima attestazione scritta in lingua volgare. Infine, nella terza sala troviamo gli arredi liturgici, i dipinti, le sculture e i reperti archeologici conservati nel tempo dai canonici. Tra questi, anche i manoscritti corali, fruibili in versione immersiva tramite touchscreen e filodiffusione.VERSO UN POLO CULTURALE DEDICATO AL LIBRONel prossimo futuro, la Fondazione Biblioteca Capitolare si pone l'obiettivo di dare vita a un vero e proprio hub culturale. Il polo troverà casa nell’edificio a tre piani che si affaccia su Piazza Duomo, puntando a diventare un punto di riferimento nel campo degli studi librari e archivistici. Sempre all’insegna del connubio vincente tra patrimonio storico e nuove tecnologie, il centro prevede di aprirsi alla scena internazionale attraverso collaborazioni, borse di studio e workshop in partnership con le migliori università europee e statunitensi. Nel frattempo, il nuovo allestimento costituisce “un ulteriore salto di qualità per portare questo tesoro a una sempre maggiore fruibilità e conoscenza da parte del grande pubblico”, sottolinea il monsignor Bruno Fasani, sacerdote della Diocesi di Verona e Presidente della Fondazione Biblioteca Capitolare.[Immagine in apertura: Salone Monumentale. Credits Ivan Rossi]
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