Con un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro, l’Appartamento degli Ospiti del Palazzo Ducale di Urbino riapre al pubblico con un allestimento completamente rinnovato. L’inaugurazione degli spazi è prevista per il 31 ottobre.


La Galleria Nazionale delle Marche è pronta ad aprire le porte del rinnovato Appartamento degli Ospiti del Palazzo Ducale di Urbino. Il "sipario" sul nuovo allestimento si alzerà, dopo un accurato intervento di riqualificazione, il 31 ottobre, con l’inaugurazione delle cinque sale occidentali che compongono l’antico alloggio. Il progetto è reso possibile da due finanziamenti: oltre 2 milioni e mezzo sono stati rivolti al miglioramento energetico e ambientale della Galleria; più di 3 milioni per l’aggiornamento dell'impianto elettrico e l'allestimento illuminotecnico.RESTAURO E NUOVO ALLESTIMENTO NEL PALAZZO DUCALE DI URBINOMigliorando la fruizione degli spazi espositivi, il restauro e riallestimento del Palazzo Ducale si pone in continuità strategica con le precedenti disposizioni museografiche, grazie anche alle indicazioni dello storico dell’arte Paolo dal Poggetto. Il progetto ha previsto la riorganizzazione degli spazi dedicando una stanza alle sculture di area urbinate di Gregorio di Lorenzo; due sale sono state destinate all’esposizione della produzione pittorica e scultorea di area adriatica, influenzata dalla produzione di Giovanni Bellini. Un prezioso stipo recentemente acquisito ripristinerà inoltre l'integrità di uno studiolo di Francesco Maria II della Rovere. Da segnalare anche la ricollocazione della Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, posta vicino alla sala degli Angeli per rafforzare la narrazione del rapporto mecenatistico tra l'artista e il duca Federico da Montefeltro. LA STORIA DELL'APPARTAMENTO DEGLI OSPITI DEL PALAZZO DUCALE DI URBINOIl Palazzo Ducale di Urbino è un vero gioiello del Rinascimento, una fortificazione voluta da Federico da Montefeltro ed edificata nel 1475 per rappresentare l'archetipo della città ideale. Le sale del piano nobile furono concepite per accogliere Battista Sforza e la sua corte, ampliando l’Appartamento della Jole (anch’esso ristrutturato e riaperto al pubblico nel corso dello stesso restauro). Studi recenti rivelano che, dopo la morte del duca, gli spazi ospitarono funzioni diverse, dai banchetti dei gentiluomini di corte durante la reggenza di Ottaviano degli Ubaldini, fino a far parte degli appartamenti di Guidubaldo II della Rovere. Sebbene il loro uso sia cambiato nel tempo, indagini storiche e architettoniche hanno permesso di ricostruirne l'aspetto originale del Quattrocento, caratterizzato da camini maestosi e decorazioni raffinate, poi trasformati in base alle esigenze. I recenti interventi non solo restituiscono il Palazzo a una nuova vita, ma celebrano anche la sua ricca e complessa eredità storica, rendendo omaggio alla sua evoluzione nel tempo.[Immagine in apertura: Foto Claudio Ripalti – Galleria Nazionale delle Marche]
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