A Riyad inaugura il Diriyah Art Futures, il primo museo del Golfo dedicato all'arte digitale, progettato da Schiattarella Associati e diretto da Haytham Nawar. Per l’occasione, un’open call chiama a raccolta gli artisti e gli studiosi di arte digitale di tutto il mondo, per esplorare l'interazione tra uomo, natura e tecnologia nel deserto saudita.

A Riyad avanza il conto alla rovescia per l’inaugurazione del primo museo del Golfo interamente dedicato all'arte digitale: con la direzione di Haytham Nawar, il Diriyah Art Futures – progettato dallo studio italiano di architettura Schiattarella Associati – si prepara ad aprire le porte ai visitatori il 25 novembre. L’edificio, che sorge nel cuore del paesaggio desertico dell’Arabia Saudita, vicino al sito Unesco di At-Turaif, si estende per 12mila metri quadrati e comprende spazi per atelier, esposizioni, laboratori di ricerca, residenze per artisti, un auditorium e un centro di formazione sui media digitali.IL BANDO DI RESIDENZA PER ARTISTI E RICERCATORI DI ARTE DIGITALEMentre il sipario sta per alzarsi sulla mostra inaugurale – dal titolo Art Must Be Artificial: Perspectives of AI in the Visual Arts, curata da Jérôme Neutres –, l’istituzione lancia un’open call per una residenza rivolta ad artisti e ricercatori nel campo dei nuovi media. L’obiettivo è quello di esplorare il legame tra antichità e prospettive future, approfondendo il particolare ecosistema culturale della regione, che unisce storia millenaria e progresso tecnologico, ponendo l’accento sul dialogo tra natura e tecnologia. Nel cuore di Riyad, da febbraio ad aprile 2025, i partecipanti potranno immergersi nei paesaggi naturali della città, approfondendo attraverso la propria ricerca il tema della residenza: High-Resolution Dream’s of Sand, i "sogni ad alta risoluzione" che fondono natura e tecnologia.COME PARTECIPARE AL BANDOIl programma si articola in due percorsi distinti: uno per artisti che utilizzano le nuove tecnologie e l’altro per gli studiosi di arte digitale. I selezionati avranno a disposizione una produzione completa, con budget, supporto tecnico e accesso a laboratori e spazi creativi. Le candidature, aperte fino al 20 gennaio 2025, dovranno essere inoltrate tramite l'apposito form, allegando una proposta dettagliata che rifletta sul tema della residenza, sull’intento artistico o di ricerca, e sull’impatto atteso dell’opera o dello studio. I partecipanti selezionati potranno presentare i loro lavori finali in un’esposizione conclusiva, pubblicazioni o monografie, contribuendo a una narrazione collettiva che reinterpreti l’interazione tra uomo, natura e tecnologia: un invito imperdibile che mira a raccogliere voci che sappiano esprimere, attraverso media innovativi, la bellezza e la fragilità di un sogno che prende forma nel deserto, dove le linee digitali incontrano le orme del passato e del futuro.[Immagine in apertura: Diriyah. Foto di Mishaal Zahed su Unsplash]
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