Nuove rivelazioni sull'antica città di Machu Picchu
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Sta facendo il
giro del mondo la recente scoperta del ricercatore americano Richard Burger. Stando
agli studi dell'archeologo, la “cittadella”
di Machu Picchu, in Perù, sarebbe stata fondata alcuni decenni prima
rispetto a quanto finora creduto.
Machu Picchu è senza alcun dubbio una
delle attrazioni più visitate del Perù: un luogo magico, sospeso nel tempo, e situato nella sconfinata valle dell'Urubamba – a sud
del Paese. Riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'Unesco, e
considerato tra le sette meraviglie del mondo moderno, il sito
archeologico presenta i resti di un'antica e gloriosa “cittadella”
perduta. Decine di vecchi imponenti edifici inca popolano il luogo,
mentre il poderoso panorama sulla sottostante valle peruviana dona
all'intero scenario un “tocco” magico che conquista ogni anno
milioni di turisti.
Una scoperta recentemente condotta
dall'archeologo Richard Burger getta nuova luce sulla storia
dell'antica città, rivelando che lo storico sito precolombiano
potrebbe essere più antico di quanto fino a ora immaginato.
I RISULTATI DELLA SCOPERTA
Docente all'Università di Yale, nel
Connecticut, Burger ha esaminato – attraverso il metodo del
radiocarbonio – i resti di ventisei corpi umani recuperati nel 1912
in quattro cimiteri della cosiddetta “valle sacra”, mettendo non di poco in
discussione ciò che conosciamo (o che crediamo di conoscere) della
civiltà inca.
I
recenti studi, pubblicati sulla rivista specializzata Antiquity,
hanno infatti rivelato che la città di Machu Picchu era in uso già a
partire dal 1420 (e dunque circa un ventennio prima rispetto a quanto
fino a oggi creduto).
COSA SAPPIAMO DEGLI INCA
Fonti storiche risalenti all'invasione
spagnola dell'Impero Inca indicano che il leder Pachacúti –
fondatore della potenza incaica – prese il potere nel 1438,
conquistando la bassa valle dell'Urubamba. Qui, sempre stando ai
documenti tramandati, sottomise la regione, costruendo il favoloso
complesso edilizio in un periodo compreso tra il 1440 e il 1450, con l'obiettivo di farne una
sorta di “residenza estiva” dell'imperatore e
della nobiltà inca.
Le date, tuttavia, sembrano essere
screditate dalla recente scoperta, che sposterebbe le “lancette”
del tempo indietro, invitandoci a riconsiderare le nostre conoscenze
sia sul luogo, che sulla storia della stessa civiltà inca. Resta
invece nota la data della caduta in rovina del sito, che cessò
gradualmente di essere utilizzato a partire dagli anni Trenta del
Cinquecento, ovvero in seguito all'irruzione spagnola nel territorio
di Cusco.
[Immagine in apertura: Photo by
Agnieszka Mordaunt on Unsplash]