Situato nel centro storico di San Gimignano, il vasto complesso immobiliare di San Domenico si avvia verso una nuova fase della sua lunga storia: dopo essere stato un monastero e, successivamente, un carcere, sarà infatti restaurato e trasformato in un polo culturale e multifunzionale. Annunciato un investimento da 20 milioni di euro.

Saranno l'arte e la cultura a scandire la "seconda vita" dell'ex convento ed ex carcere di San Domenico a San Gimignano, in provincia di Siena, il cui intervento di restauro e valorizzazione è stato ufficializzato e presentato nei giorni scorsi. L'investimento stimato è pari a 20 milioni di euro; il recupero è stato affidato a Opera Laboratori, attraverso Opera San Gimignano srl, che si è aggiudicata il bando per il project financing dell'opera seguito agli accordi intercorsi tra diversi enti pubblici, inclusi MiBACT e Agenzia del Demanio.La proprietà del complesso immobiliare, che risulta esteso su una superficie di circa 13mila metri quadrati, con una superficie lorda edificata di circa 6500 metri quadrati, è della Regione Toscana e del Comune di San Gimignano. Il sindaco della città d'arte toscana, Andrea Marrucci, in una nota ha sottolineato come la complessa operazione in procinto di partire "dovrà ulteriormente connotare la Città da un punto di vista culturale, con nuovi spazi pubblici per la collettività, valorizzando le peculiarità paesaggistiche, storico-artistiche, enogastronomiche del territorio". Il percorso verso la rinascita si preannuncia lungo: il restauro, che dovrebbe partire nella primavera 2021, durerà almeno un triennio.IL PROGETTO PER L'EX CARCERE ED EX CONVENTO DI SAN DOMENICOSituato nel centro storico di San Gimignano, del quale copre circa il 10% del tessuto edilizio totale, il complesso immobiliare vanta un'articolata vicenda storica. Inizialmente edificato per ospitare un convento, funzione assolta dal XIV secolo fino al 1787, è stato successivamente riconvertito a struttura detentiva, non prima di aver conosciuto una fase di temporaneo abbandono. Come carcere è rimasto in attività dal 1833 al 1995, per poi restare a lungo inutilizzato; fin qui si sono susseguiti solo limitati interventi di manutenzione e varie ipotesi per la riconversione. Le memorie storiche dei passaggi funzionali sono presenti e leggibili nell'immobile, tanto da aver sensibilmente alterato la struttura conventuale originaria: vengono in ogni caso valutate come "apprezzabili" le testimonianze d'epoca ancora leggibili nel chiostro e nell'articolazione degli spazi esterni.Il futuro del complesso di San Domenico a San Gimignano si prospetta all'insegna di un mix funzionale, con gli spazi deputati all'arte e alla cultura affiancati da quelli destinati ad attività a carattere ricettivo e artigianale. Il programma di riqualificazione prevede la realizzazione di un'arena da mille posti a sedere, per gli spettacoli dal vivo, ad esempio teatro e lirica; un percorso panoramico, in sostituzione del camminamento di ronda, che offrirà scorci inediti su San Gimignano e sul territorio circostante; nuovi spazi pubblici per la collettività; una struttura per il soggiorno degli ospiti, che potranno alloggiare in stanze ricavate nelle ex celle del convento; una sala convegni, botteghe artigianali e ulteriori ambienti da destinare alle realtà del territorio.[Immagine in apertura: Photo courtesy Opera Laboratori-Opera Siena]
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