"Les Rencontres de la Photographie” di Arles torna ad accogliere il pubblico con la sua 54esima edizione, in programma dal 3 luglio al 24 settembre prossimi. Una serie di trenta esposizioni fotografiche con tanti celebri artisti, come Agnès Varda e Wim Wenders.

L'eterno fascino della fotografia torna protagonista nella 54esima edizione del festival Les Rencontres de la Photographie, nella città provenzale di Arles, una delle principali rassegne fotografiche francesi e non solo. In programma dal 3 luglio al 24 settembre prossimi, la kermesse, sotto la direzione di Christoph Wiesner, presenta trenta esposizioni su temi diversi: uno dei fil rouge più importanti è From Films to Stills, tema che coinvolge artisti del cinema e della fotografia del calibro di Agnès Varda e Wim Wenders. DALLA FOTOGRAFIA AL CINEMA CON AGNÈS VARDA Una delle protagoniste più significative del festival è Agnès Varda, a cui è dedicata la mostra La Pointe Courte. From Photographs to Film. Curata da Carole Sandrin in collaborazione con Elisa Magnani, l'esposizione ripercorre l'attività fotografica della regista belga, che nel 1947, prima di lavorare nel cinema, iniziò la sua carriera come fotografa amatoriale. La mostra, allestita nel Cloître Saint Trophime, propone una serie di ottocento scatti realizzati dall'artista durante i suoi vari soggiorni a Sète, cittadina francese a cui era molto legata. La fotografa immortalò tutto ciò che osservava: dall'antico sport delle giostre nautiche fino a Pointe Courte, noto quartiere di Arles che divenne nel 1954 protagonista del suo primo, omonimo film, considerato il precursore della Nouvelle Vague.  GLI SCATTI CON POLAROID DI WIM WENDERS Altra esposizione da non perdere è quella del regista di Düsseldorf Wim Wenders, esponente di spicco del Nuovo cinema tedesco e autore di film come Il cielo sopra Berlino. La mostra My Polaroid Friends, allestita negli spazi dell'Espace Van Gogh, riunisce gli scatti realizzati dall'artista con la Polaroid, da lui stesso considerata “il predecessore analogico della fotografia istantanea”. Un viaggio per immagini che racconta l'importanza di uno degli strumenti più iconici della storia della fotografia, utilizzato più volte anche dal regista tedesco non solo per immortalare gli attori sul set dei suoi film, ma anche come oggetto di scena: indimenticabile il passaggio del film L'amico americano in cui il personaggio di Tom Ripley, interpretato da Dennis Hopper, punta verso di sé la Polaroid scattando una serie di autoritratti. [Immagine in apertura: Wim Wenders. Down into the abyss underneath the river Elbe. Courtesy of the artist / Wim Wenders Foundation]
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