Da Munch a Raffaello: tre celebri furti d’arte

Torna l’appuntamento con Art Crimes, la serie di documentari dedicata ai più misteriosi casi di furto di opere d’arte del secolo. I tre episodi in onda martedì 15 ottobre su Sky Arte ricostruiscono le premesse e le dinamiche criminali che hanno portato alla sottrazione di capolavori custoditi nei musei di Budapest, Oslo e Nizza. Ampio risalto viene dato alle procedure investigative che, in molti casi, hanno portato le forze dell’ordine a recuperare le opere rubate.La serata si apre con Bruegel: Nizza, 2007, in onda alle ore 21:15. L’episodio racconta la storia di un clamoroso furto avvenuto diciassette anni fa al Musée di Beaux Arts Jules Chéret di Nizza, sulla Costa Azzurra francese. Nel corso di una giornata di accesso gratuito al museo, una banda di rapinatori compie un furto chirurgico, prelevando dalle sale due tele di Pieter Bruegel, un dipinto di Claude Monet e uno di Alfred Sisley. Dopo un complesso lavoro di indagine durato due anni, le autorità francesi in collaborazione con l’FBI riescono però a risolvere il caso.La seconda puntata, intitolata Munch: Oslo, 1994 e in onda alle ore 22:15, si focalizza sul furto del celebre dipinto L'urlo di Edvard Munch, sottratto dalla Galleria Nazionale di Oslo durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Lillehammer, nel 1994. Il documentario segue le indagini condotte, sotto copertura, da Scotland Yard in collaborazione con la polizia scandinava e un noto gallerista norvegese.La serata si chiude con il documentario Raffaello: Budapest, 1983, in onda alle ore 23:15. L’episodio conduce gli spettatori indietro nel tempo e al di là della Cortina di Ferro, nella Budapest di inizio anni Ottanta. Da qui scompaiono misteriosamente sette dipinti di Raffaello Sanzio, tra cui la splendida Madonna di Esterhazy. Solo il certosino lavoro di indagine delle polizie italiana e ungherese consente di recuperare prima i quadri, nascosti in un monastero greco, e poi di acciuffare i ladri a Reggio Emilia.