Il progetto di arte generativa che fa rivivere la foresta pluviale irlandese
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L’artista John Gerrard pianterà ben 12mila alberi nella foresta pluviale del Connemara, in Irlanda. E lo farà grazie a un progetto di arte generativa che produrrà, per tutto il prossimo anno, 24 opere al giorno, acquistabili attraverso una piattaforma online.
Si parla sempre più spesso del rapporto tra arte, natura e tecnologia, con un’attenzione particolare ai temi dell’ecologia e dell’ambiente. Purtroppo, non sempre l’arte contemporanea (soprattutto quella digitale) riesce a essere sostenibile: il progetto dell’artista John Gerrard, invece, sembrerebbe persino essere in grado di aiutare a ripristinare la foresta pluviale irlandese. Come? Vendendo opere NFT tramite Feral File, la piattaforma online per l’arte digitale fondata nel 2020 (e già utilizzata da Refik Anadol per presentare la sua celebre opera Unsupervised).LA PERFORMANCE DI ARTE GENERATIVA CHE AIUTA A PIANTARE ALBERISu questa piattaforma l’artista renderà disponibile, per i prossimi dodici mesi (dal solstizio d'estate 2024 a quello dell’anno successivo), le opere digitali della collezione Crystalline Work. Il progetto, che l’artista chiama una “performance globale dei dati" – ovvero un'opera d'arte pubblica accessibile da chiunque nel mondo abbia un dispositivo in grado di connettersi a Internet – consiste in un robot “prismatico” (che cambia costantemente colore) il quale, situato al Polo Nord Artico, crea dei cristalli di ghiaccio in tempo reale e poi li assembla geometricamente producendo ventiquattro opere ogni giorno (una all’ora).Ognuno di questi lavori è un pezzo generativo, ovvero derivato da un algoritmo trovato online dall’artista ormai venti anni fa. Collegandosi al sito web, è persino possibile osservare il piccolo robot colorato mentre produce queste immagini, che vengono poi aggiunte alla galleria File di Feral come "opere d'arte uniche, dinamiche, tokenizzate”.IL PROGETTO ECO-FRIENDLY DI JOHN GERRARDEntro il solstizio d'estate del prossimo anno saranno prodotte 8,760 opere d'arte, che saranno vendute man mano per la cifra di cento dollari ognuna. Ed è qui che entra in gioco l’aspetto ambientale ed ecologico del progetto: il 25% dei profitti, infatti, sarà devoluto a Hometree, un ente di beneficenza dedicato al ripristino di oltre 1600 ettari di foresta pluviale in Connemara, in Irlanda. Il robot creerà abbastanza opere d'arte per finanziare la piantagione di 33 alberi al giorno per un intero anno: si tratta quindi di un’iniziativa che vede la collaborazione attiva dell’uomo e della tecnologia al servizio della sopravvivenza e del benessere della Terra, combattendo la crisi climatica e arginando la perdita di biodiversità.[Immagine in apertura: foto di Valerie su Unsplash]