Ricostruendo i principali passaggi dell’analisi critica e scientifica che ha permesso di attribuire l’opera alla celebre pittrice italiana, un nuovo studio consente agli esperti e agli amanti dell'arte di esplorare il genio di una delle artiste più influenti del Barocco.

Scoperta in modo casuale poco tempo fa in una collezione privata italiana, la tela Maria Maddalena in estasi è stata una delle opere che ha fatto più discutere il mondo dell’arte negli ultimi anni. Per arrivare ad attribuire la sua realizzazione ad Artemisia Gentileschi è stato infatti necessario procedere a uno studio accurato, i cui risultati sono ora pubblicati ne L'estasi di Artemisia Gentileschi, indagine storico scientifica di un’opera inedita. Il saggio, a cura della critica d’arte Delia Somma, si addentra fra i misteri di questa tela rimasta quasi sconosciuta per secoli, e ora attribuita alla celebre pittrice barocca. Pubblicato da Tab Edizioni, il libro è un’affascinante riflessione sulle pratiche creative più diffuse nel XVII secolo, ricostruite attraverso una serie di analisi tecniche e critiche che aggiungono numerosi importanti tasselli alla nostra conoscenza dell’arte della Gentileschi e del Barocco italiano.L'ECCEZIONALE SCOPERTA DI UNA TELA DI ARTEMISIA GENTILESCHIIl saggio di Somma esamina la genesi di un quadro che, oltre a condividere un’evidente affinità stilistica con la celebre opera omonima di Caravaggio, costituirebbe una replica della Maddalena in estasi della stessa Gentileschi, opera appartenente a una collezione privata ma attualmente in prestito a lungo termine presso il Palazzo Ducale di Venezia. Proprio la pratica delle repliche d’autore nell’arte del XVII secolo è uno dei temi di maggiore interesse nello studio di Somma, che attraverso un’attenta ricerca dimostra come la realizzazione di versioni multiple di un'opera di successo fosse una prassi diffusa presso molti dei principali studi d’artisti all'epoca, inclusi quelli di Artemisia e di suo padre, Orazio Gentileschi.L'IMPORTANZA DELLE REPLICHE D'AUTORE NELL'ARTE BAROCCAAnalizzando nel dettaglio le tecniche pittoriche impiegate per la realizzazione dell’opera in esame, l’autrice evidenzia come Gentileschi preferisse apportare modifiche nette e visibili, seppur piccole, alle scelte cromatiche e ai particolari del quadro, quasi a voler rinnovare costantemente l’opera commissionata, senza però snaturare il proprio stile e la propria ispirazione creativa. Così, oltre ad arricchire l’appassionante dibattito sulla scoperta e sull’attribuzione di un’opera tanto importante quanto sorprendente, il libro di Delia Somma raccoglie le principali evidenze offerte da uno studio di grande rilevanza, grazie a cui possiamo oggi conoscere meglio lo stile, le tecniche e l’evoluzione artistica di Artemisia Gentileschi, godendo di una nuova prospettiva sulle abitudini creative di una delle pittrici più importanti della storia.[Immagine in apertura: Maddalena in estasi, collezione privata. Photo Delia Somma]
PUBBLICITÀ