Entra nel vivo la nuova edizione dell’iniziativa che da 13 anni sostiene e promuove la ricerca artistica nell’ambito dell’immagine in movimento: a partire dal 18 novembre, cinque artiste selezionate inizieranno un percorso formativo negli spazi di Careof a Milano, con la supervisione di Saodat Ismailova.

Giunto alla sua decima edizione, il programma ArteVisione offrirà quest’anno a cinque artiste la possibilità di sviluppare i propri progetti video attraverso un workshop intensivo e di concorrere all’assegnazione del premio. Selezionati attraverso un'open call nazionale, i progetti finalisti spaziano dalla rivisitazione dei canti femministi degli anni Settanta alla creazione di un film partecipativo sulla giustizia penale. Nei prossimi giorni le cinque artiste, tutte nate tra il 1990 e il 1995, avranno l'occasione di approfondire e sviluppare i loro progetti grazie a un workshop intensivo organizzato da Careof negli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano, nel corso del quale le finaliste avranno l’occasione di approfondire i propri progetti coadiuvate da esperti e professionisti del settore audiovisivo.LE CINQUE ARTISTE FINALISTE DI “ARTEVISIONE”Gaia De Megni è un’artista visiva ligure, classe 1993: il suo film in Super8, intitolato Maria’s Dream, prenderà le mosse dalla ricerca della tomba di Monica Vitti al cimitero del Verano di Roma per riflettere sul ruolo della donna nella società contemporanea. Il progetto di Beatrice Favaretto, videoartista nata nel 1992, sarà invece una video-installazione dal titolo INFERNO, che partirà da una serata transfemminista in un club londinese per esplorare temi come l’identità, il corpo e il desiderio. La 34enne Simona Andrioletti, artista italiana residente a Monaco di Baviera, è al lavoro su A Litany for Survival (Chants of Women in Struggle), lunga rappresentazione in formato video dei Canti delle donne in Lotta, le canzoni del movimento femminista degli anni Settanta rivisitate in chiave contemporanea da giovani artisti. Il progetto artistico presentato da Benedetta Fioravanti indaga invece il rapporto tra corpo e ambiente attraverso le pratiche del parkour, disciplina di corsa a ostacoli in contesti urbani, che l’artista rilegge come metafora del superamento delle sfide interiori. Cristina Lavosi, artista 31enne residente a L’Aia, nei Paesi Bassi, concentrerà infine i suoi sforzi sulla realizzazione di un mediometraggio che affronterà il tema della giustizia penale e dei suoi limiti, coinvolgendo attivamente i membri di comunità criminalizzate e marginalizzate dal sistema.IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2024 DI “ARTEVISIONE”Nato nel 2011 per sostenere e valorizzare il talento creativo nel campo dell'audiovisivo, ArteVisione è patrocinato dal Comune di Milano e prevede un percorso di formazione e produzione che culmina nella realizzazione dell’opera video vincitrice. Per martedì 19 novembre è in programma una serata speciale, organizzata al Cinema Arlecchino di Milano, durante la quale il pubblico potrà assistere alla proiezione del film Bibi Seshanbe di Saodat Ismailova, artista e regista uzbeka, nonché visiting professor di questa edizione della manifestazione. Infine, entro il prossimo mese di gennaio, le cinque artiste potranno lavorare e ridefinire al meglio i loro rispettivi progetti: solo allora la giuria selezionerà l’opera vincitrice, a cui sarà riconosciuto un premio di produzione di 8mila euro, nonché il sostegno esecutivo di Careof alla realizzazione del progetto.[Immagine in apertura: Gaia De Megni, Maria’s dream]
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