Presto anche la Luna avrà il suo "museo"
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Tutto pronto per il lancio nello Spazio di una sorta di museo in miniatura destinato al suolo del satellite. Un progetto pensato per racchiudere, in pochi centimentri di spazio, il meglio dell'arte "terrestre" contemporanea.
Creare un avamposto dell'arte del
nostro pianeta sulla Luna, portando sulla superficie del satellite un piccolo compendio di quanto avviene sulla Terra in ambito artistico. Sono queste le premesse del nuovo progetto intrapreso dalla Moon Gallery Foundation, la nuovissima
fondazione ideata dall'Università di Leida (nei Paesi Bassi) e
l'Agenzia Spaziale Europea, che insieme hanno deciso di creare un
vero e proprio museo interstellare.
L'obiettivo dell'iniziativa è,
appunto, realizzare il primo centro artistico sul corpo celeste,
installando sul suolo della Luna un museo in miniatura
dedicato ad alcuni degli artisti più rappresentativi (secondo gli
enti organizzatori) dell'arte contemporanea “terrestre”.
UN MUSEO IN MINIATURA
Sono sessantaquattro le opere raccolte
all'interno del manunfatto, ognuna delle quali grande non più di un
centimetro. Collocati all'interno di una lastra quadrata di otto
centimetri per lato, i lavori spiccano per varietà di forma e
significato.
C'è, ad esempio, chi ha deciso di inviare nello spazio
un omaggio a una personalità eminente della cultura mondiale (come
nel caso dell'italiano Renzo Pasquale, che ha realizzato un minuscolo
cubo d'oro dedicato a Galileo Galilei, e del francese Benjamin
Pothier, che spedirà sulla Luna una goccia del famoso blu di Yves
Klein), e chi invece ha optato per un approccio più scientifico (come il
ricercatore e artista tedesco Daniel Michalik, che ha deciso di mandare in orbita un campione dell'aria “più pura della Terra”,
raccolta in Antartide).
DALLA TERRA ALLA LUNA
A guardare la lista degli artisti voluti dalla Moon Gallery Foundation si intuisce la volontà di
dare al progetto un taglio il più possibile eterogeneo, anche per
quanto riguarda la provenienza geografica delle personalità coinvolte. Ci
sono infatti autori da tutto il mondo: dal Vietnam al
Giappone, dagli Stati Uniti alla Francia, passando anche per
l'Italia.
Il piccolo museo dovrebbe partire dalla
Stazione Spaziale Internazionale il prossimo febbraio, a bordo del
veicolo Cygnus NG-17. Stando alle prime informazioni diffuse dagli enti promotori, si tratterà tuttavia solo della prima di una serie di operazioni artistiche interstellari. Per il 2025 è infatti previsto il
lancio di un secondo mini-museo, con un ampliamento dei partecipanti
e dunque delle opere presentate (che in quell'occasione saliranno a cento).
[Immagine in apertura: photo by Nicolas
Thomas on Unsplash]