Secondo il grande matematico Isaac Newton, le piramidi egizie contenevano informazioni per stabilire la data dell'apocalisse. Una serie di appunti – all'asta da Sotheby's – dimostrano gli interessi “esoterici” dello scienziato.

Isaac Newton è considerato il fondatore della scienza moderna. Figura versatile e rivoluzionaria, il fisico, matematico e astronomo nato a Woolsthorpe, in Inghilterra, nel 1642, fu autore di alcune fra le scoperte più emblematiche nei settori della matematica, dell'ottica e della meccanica. Su tutte, l'elaborazione della legge di gravitazione universale, enunciata nel 1687 all'interno del Philosophiae Naturalis Principia Mathematica.Eppure gli interessi dello scienziato non si limitarono soltanto agli ambiti nei quali egli è maggiormente riconosciuto. Decisamente meno noti, e tenuti volutamente nascosti per gran parte della sua vita, furono infatti gli studi di Newton nel campo dell'alchimia e della teologia: analisi e speculazioni “oscure”, venute a galla solo duecento anni dopo la morte di colui che John Maynard Keynes definì “l'ultimo dei maghi”.IL CALCOLO DELL'APOCALISSE SECONDO NEWTONA provare la passione dello studioso per i "territori" dell'occulto è oggi la casa d'aste Sotheby's, pronta a offrire ai suoi acquirenti una serie di pagine dedicate alla misurazione delle piramidi egizie. In attesa di essere battuti all'asta domani, 8 dicembre, per una cifra che dovrebbe aggirarsi tra le 280mila e le 400mila sterline, gli scritti contengono fitte sequenze di calcoli ed equazioni matematiche elaborate su tre fogli. I dati, in parte illeggibili a causa di alcune bruciature della carta, fanno riferimento alla piramide di Giza – la più antica e più grande delle tre piramidi della necropoli, patrimonio UNESCO dal 1979.È in essa che Newton riteneva si trovassero i codici per comprendere e determinare i tempi dell'apocalisse. Stando alle idee del matematico, infatti, l'antico monumento venne interamente costruito sulla base del cubito reale egizio – unità di misura che rappresentava la lunghezza dell'avambraccio del faraone. Risalire a questa e ad altre conoscenze tecniche sulle iconiche costruzioni avrebbe permesso allo scienziato di stabilire ulteriori misure antiche, arrivando in questo modo a conoscere i segreti del tempio di Salomone e dei significati nascosti nella Bibbia.[Immagine in apertura: foto di Leonardo Ramos da Unsplash]
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