L'atelier di Modigliani a Parigi chiede aiuto per il restauro

Costruito nel 1860 lungo la strada Cité Falguière a Parigi, lo storico Atelier 11 ha accolto, nel corso dei decenni, i più grandi maestri dell'arte moderna, da Amedeo Modigliani a Paul Gauguin: artisti che hanno trovato in questo spazio il luogo ideale in cui dare forma alle proprie opere. Oggi, a distanza di oltre 160 anni dalla sua costruzione, lo studio ha chiesto aiuto, attraverso una campagna di crowdfunding per poter avviare un'importante operazione di restauro.IL RESTAURO DELL'ATELIER 11 A PARIGI Lanciato dall'associazione AiR Arts in collaborazione con l'organizzazione non profit Cité Falguière, il progetto punta a raccogliere 150mila euro, somma necessaria per completare tutti i lavori di ristrutturazione dell'atelier che, dalla fine del XIX secolo, è stato oggetto di pochissimi lavori di recupero. Lo storico laboratorio sarà restaurato mantenendo, per quanto possibile, gli elementi originari: dalla conservazione della struttura in legno alla tinteggiatura, fino alle finiture interne dell'edificio.  Oltre al recupero degli spazi interni, le operazioni di restauro interesseranno anche la messa in sicurezza della struttura: dalle scale al tetto, che sarà rimodernato per fornire un migliore isolamento termico, fino all'elettricità e all'impianto idraulico. “Le facciate e gli interni sono in uno stato preoccupante e presentano numerose crepe: richiedono ora importanti restauri e una profonda revisione della struttura sui suoi tre livelli”, ha sottolineato AiR Arts nella sua richiesta di donazioni. Finora, la campagna ha raccolto circa 2.540 euro, che si vanno ad aggiungere alla donazione effettuata dall'organizzazione nazionale Mission Patrimoine.LA STORIA DELL'ATELIER 11 Voluto dallo scultore Jules-Ernest Bouillot, assistente di Alexandre Falguière, e inaugurato nel 1861, l'Atelier 11 ha rappresentato un punto di riferimento per gli artisti dell'Ottocento: nei suoi spazi accolse grandi maestri come Gauguin, che nello studio parigino realizzò un busto in marmo del figlio Émile, e Modigliani, il quale sperimentò la tecnica scultorea proprio all'interno del laboratorio. “Il cuore di questo progetto è preservare questo patrimonio in modo vivo e attivo. Non vogliamo trasformare questo posto in un museo, ma che rimanga un luogo in cui gli artisti possano venire e lavorare", ha dichiarato in un'intervista al The Guardian Jessica Chilloh, coordinatrice del progetto di ristrutturazione. [Immagine in apertura: © Association Cité Falguière]