Dalle sperimentazioni musicali all’arte urbana, passando per la performance e la pittura, le esperienze eterogenee degli artisti che “abitano” le residenze alla Casa degli Artisti di Milano incontrano il pubblico. Torna fino al 15 settembre “Open House: viaggio negli atelier aperti”.

Sono numerosi i creativi che scelgono Milano – la cui scena culturale e artistica è una delle più ricche e fertili d’Italia – come luogo d’elezione per la propria ricerca: molti si incontrano alla Casa degli Artisti, catalizzatrice di questo fermento. Il centro di residenza artistica internazionale apre le porte al pubblico grazie a Open House: viaggio negli atelier aperti. Fino al 15 settembre, infatti, gli studi accoglieranno i visitatori presentando ogni giorno un nuovo programma dedicato.A MILANO APRONO AL PUBBLICO GLI ATELIER DELLA CASA DEGLI ARTISTISpazio alla pittura nell’atelier di Luca Coser, dove è allestita la mostra La memoria delle cose. Il progetto vede protagonista un polittico composto da cinque tele di grandi dimensioni, concepito durante il periodo di residenza. C’è poi Martina Mura, vincitrice della Coppa Luigi del Premio Nocivelli, che apre il suo studio con Bancadati, un lavoro che indaga il tema della biodiversità attraverso il linguaggio grafico-pittorico, con l’obiettivo di sondare gli “ambienti interiori” individuali e collettivi. Un’installazione immersiva viene invece presentata da Roberto Rup Paolini: un’esperienza onirica che combina video e pittura, approfondendo il tema dello spazio ambiguo tra sonno e veglia. Qui, venerdì 13 settembre, la performance a cura di Stefano Ghidetti, intitolata La danza della mora, porterà lo spettatore a scoprire questa atmosfera surreale, indagando il ruolo del corpo nel sogno (dalle 17:00 alle 22:00).TUTTI GLI AUTORI IN MOSTRA ALLA CASE DEGLI ARTISTILa mostra prosegue con Paesaggi Liquidi di Isabella Nazzarri e Anna Caruso, una collaborazione artistica sulla fluidità e sull'impronta mnemonica, che coinvolge lo spettatore in prima persona attraverso il movimento. Nell’atelier recentemente intitolato a Hidetoshi Nagasawa, Margherita Morgantin presenta un’installazione che esplora il paesaggio attraverso i segnali tecnici raccolti nei sopralluoghi di manutenzione e riparazione dei treni. È invece un progetto di arte urbana (che incontra la musica dei compositori Mamakass) Under the 2nd floor di Marco Teatro, Luca Di Maggio e Pablo Pinxit. Infine, l’artista visuale e performer musicale Gino Lucente svela al pubblico la prima tappa del suo programma di residenza dal titolo La follia e le montagne di, che prende la forma di un’esibizione art-rock dei King Tongue (gruppo da lui fondato nel 1998). Sabato 14 settembre, alle ore 21:00, la performance sarà accompagnata da un video di Barnaba Fornasetti dal titolo Fornasetting.[Immagine in apertura: 1C - Primo piano, Atelier con tavoli di lavoro. Courtesy Casa degli Artisti]
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