Gli autobus della Toscana si trasformano in "gallerie" mobili
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Ultimi giorni per visitare le curiose “gallerie mobili” della prima edizione di “Art on the bus”, l’iniziativa che porta l'arte visiva, la fotografia e la poesia sugli autobus delle principali città toscane.
Prosegue per qualche settimana ancora Gallery. Art
on the bus, il progetto di “arte
mobile” che invita gli artisti toscani a esporre le loro creazioni
su delle singolari gallerie itineranti: una iniziativa unica nel suo
genere, che consente agli appassionati d'arte e ai viaggiatori di
fruire di opere gratuitamente allestite sui mezzi di trasporto. La
prima edizione coinvolge le città di Firenze,
Pistoia
e Livorno, e vede esposti i lavori di quattro artiste donne,
selezionate tramite concorso. Partecipando ai
bandi successivi è possibile
essere selezionati per le future edizioni in
programma.
LE ARTISTE DI “ART ON THE BUS”
A Firenze doppio
appuntamento: Emma Olimpia Dell’Elba presenta Born
again / Rinati, una serie di nove opere
realizzate con tecnica mista, in cui l’artista interviene su
ritratti fotografici vintage con il ricamo, dando nuova vita a
soggetti sconosciuti appartenenti al passato. Sara Corsi,
illustratrice e grafica diplomata presso l’Accademia di Belle Arti
di Bologna, propone invece Yearning
Dreamer, una raccolta di otto
illustrazioni che si ispirano a un mondo iperconnesso e digitale.
LE POESIE DI MONICA
PETRONI E AGNESE GAGLIO
Sugli autobus di
Pistoia, Monica Petroni presenta La
Poesia Oltre la Porta del Consueto, una
raccolta di dieci componimenti che parlano al viaggiatore, con
l’obiettivo di accompagnarlo e instaurare con lui un rapporto
empatico, attraverso un dialogo sui temi dell’amore, dei
cambiamenti sociali, della sensibilità interiore, del dolore e del
destino.
Ancora poesia a Livorno, con Agnese Gaglio, che
propone un percorso emotivo da sperimentare attraverso la scrittura.
Si parte da un interrogativo posto direttamente al passeggero: “Hai
mai guardato qualcuno solo con gli occhi dell’amore?”.
La risposta viene man mano svelata attraverso i testi esposti nel
percorso all’interno del bus.
[Immagine in
apertura: foto di Ant Rozetsky su Unsplash]