Il Wiener Aktionismus Museum è il primo spazio museale dedicato al principale movimento postmoderno austriaco. Da poco inaugurato a Vienna, il museo vanta una collezione vasta e variegata, proponendosi al pubblico come un centro di dialogo e riflessione sull'arte contemporanea e sul suo ruolo nella società.

Emerso nel corso degli anni Sessanta come corrente radicale, in aperta opposizione alle convenzioni sociali e artistiche prevalenti all’epoca, l'Azionismo Viennese ha esplorato nuovi territori espressivi attraverso performance, body art e utilizzo di materiali organici. Il suo complesso iter artistico è finalmente ripercorso al WAM, il Museo dell’Azionismo Viennese, inaugurato lo scorso 15 marzo nella capitale austriaca, dove è ospitata la più grande raccolta al mondo delle opere dei suoi esponenti, fra cui Günter Brus, Otto Muehl, Hermann Nitsch e Rudolf Schwarzkogler, considerati i "padri fondatori" del movimento. Oltre ai quadri e alle altre opere d’arte visiva, la collezione del nuovo polo viennese comprende fotografie, film, schizzi e materiali documentari, per offrire ai visitatori un'esplorazione approfondita dell'arte provocatoria e senza tabù di questa importante avanguardia.LA STORIA DELL’AZIONISMO ATTRAVERSO 17MILA OPEREConcentrando il proprio sguardo sulle opere realizzate fra il 1957 e il 1973, l’allestimento museale traccia la storia dell’Azionismo e le influenze che diedero forma a questo movimento, rintracciabili tanto nell’arte di maestri del calibro di Rembrandt, Francisco Goya e Jackson Pollock, quanto in quella dei grandi rappresentanti del modernismo viennese: Gustav Klimt, Oskar Kokoschka ed Egon Schiele. Attraverso le opere in esposizione viene inoltre sottolineata l’attenzione degli artisti viennesi a temi come quelli del corpo e della psiche umana, sempre esplorati con grande libertà e indipendenza espressiva e concettuale, due fattori che hanno distinto il movimento austriaco dai suoi nobili precursori, come Der Blaue Reiter.L’EREDITÀ ARTISTICA DELL’AZIONISMO VIENNESEOltre a raccogliere ben 17mila opere d’arte, il WAM sarà animato da un ricco programma di mostre e attività, attraverso cui si potrà creare un ponte tra l'epoca d'oro dell'Azionismo e le opere contemporanee. Sfruttando inoltre metodi innovativi di fruizione delle opere d’arte da parte del pubblico, il nuovo museo austriaco intende evidenziare la rilevanza del movimento nell'arte attuale, e mostrare “l’enorme forza esplosiva, storico-artistica e socio-politica, che ha avuto e ha tuttora l’Azionismo Viennese”, come racconta la direttrice del museo, Julia Moebus-Puck.[Immagine in apertura: Wiener Aktionismus Museum © Philipp Schulz Boxquadrat]
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