A Venezia è stato lanciato il nuovo bando di “Biennale College Cinema” per scoprire e valorizzare i filmmaker emergenti, che potranno partecipare a un laboratorio di alta formazione e aspirare a realizzare i propri progetti.

Per chi sogna il grande schermo, Biennale College Cinema è l'occasione perfetta per mostrare il proprio talento. Giunto alla dodicesima edizione, il laboratorio di alta formazione promosso dalla Biennale di Venezia si rivolge ai cineasti emergenti e ai giovani filmmaker per accompagnarli nella realizzazione di lungometraggi a micro budget: fino a tre opere che saranno poi presentate alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica veneziana nel 2024.IL BANDO DI BIENNALE COLLEGE CINEMA L'iniziativa a carattere internazionale prevede la selezione, da parte del direttore artistico del settore Cinema della Biennale e di eventuali consulenti da lui individuati, di dodici progetti cinematografici, che comprendono nove concept micro budget da sviluppare e tre progetti scelti a livello italiano tramite il bando Biennale College Cinema - Italia lanciato lo scorso febbraio. Le dodici idee saranno annunciate nel corso della 80esima Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera e in programma fra il 30 agosto e il 9 settembre prossimi. Ma non finisce qui: i progetti degli artisti emergenti saranno sviluppati e realizzati nel corso del workshop formativo, in programma dal 7 al 15 ottobre 2023. LE REGOLE DEL BANDO Parola chiave dell'iniziativa è collaborazione: non a caso, per partecipare al bando bisogna essere in team. Ogni squadra, proveniente da tutto il mondo, deve essere composta da un regista alla sua prima o seconda opera e da un produttore che abbia realizzato almeno tre audiovisivi o un lungometraggio di finzione o un documentario presentati in una kermesse. C'è tempo fino al 3 luglio prossimo per inviare la propria candidatura seguendo le regole riportate sul sito web dell'istituzione. Obiettivo del percorso formativo non è soltanto scoprire e valorizzare i nuovi talenti, ma anche promuovere la ricerca sulle produzioni micro e low-budget, divenute, in tempo di crisi, una delle poche possibilità per i giovani cineasti di avvicinarsi al mondo audiovisivo. [Photo by Marc Noorman on Unsplash]
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