Il Padiglione Italia della Biennale Architettura di Venezia del 2025 è alla ricerca di un curatore. Al bando possono partecipare tutti i professionisti italiani (o residenti in Italia): a essere premiata sarà l’innovazione e la sostenibilità ambientale dei progetti. Per mandare la propria candidatura c’è tempo fino al 10 maggio.

Sappiamo già che il prossimo curatore della 19sima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia sarà il famoso architetto torinese Carlo Ratti. “Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda. Sono profondamente onorato di avere l’opportunità di curare la Biennale Architettura 2025”: così il progettista commentava la propria nomina, resa pubblica lo scorso dicembre. Mentre attendiamo che venga svelato il tema della prossima edizione, la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura indice un bando per la selezione pubblica del curatore del Padiglione Italia.IL CONCORSO PER IL CURATORE DEL PADIGLIONE ITALIA ALLA BIENNALERestituire una visione particolarmente innovativa e non convenzionale del panorama dell’architettura italiana contemporanea: questo l’obiettivo della commissione, che si prepara a selezionare la proposta curatoriale più efficace. Il concorso chiama a raccolta tutti i curatori italiani (o residenti in Italia), i quali potranno presentare la propria candidatura fino al 10 maggio attraverso l’apposito portale, allegando una prima idea progettuale. Le proposte passeranno poi al vaglio della commissione che ne individuerà dieci. Nella seconda fase della valutazione, i curatori selezionati saranno chiamati a inviare un dossier di approfondimento con i dettagli del progetto espositivo, il quadro economico e il cronoprogramma.INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALEL’intento del concorso, ricorda il direttore generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello, è quello di “condurre un’indagine sulle ricerche e le pratiche architettoniche contemporanee in Italia, esaminando la loro capacità di affrontare le questioni più urgenti della società e della cultura odierna. Lo scopo è quello di stimolare un vivace dibattito a livello nazionale e internazionale, considerando anche il ruolo che il nostro Paese può svolgere nell’ambito dell’architettura contemporanea a livello globale”. Per questo motivo, saranno valutati positivamente i lavori che coinvolgono, sempre in stretto dialogo con gli spazi espositivi delle Tese delle Vergini, le pratiche architettoniche più innovative, transdisciplinari e transmediali, ma soprattutto sostenibili a livello di impatto ambientale.[Immagine in apertura: foto di Alexandru Ionescu su Unsplash]
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