L'edificio più rappresentativo di Venezia sarà oggetto di una serie di interventi di restauro, al via in questi giorni, resi possibili grazie a un ingente finanziamento del Ministero della Cultura. I lavori dovrebbero avere una durata di circa due anni.

La Basilica di San Marco ha da sempre sofferto del fenomeno dell’acqua alta. Sebbene oggi il MOSE stia difendendo Venezia dall’innalzamento delle maree, nel corso del tempo la basilica è stata sommersa in varie occasioni di notevoli quantità di acqua salata. Il finanziamento da 3.3 milioni di euro, concesso dal Ministero della Cultura e assegnato alla Soprintendenza archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, sarà destinato ai lavori di restauro delle aree maggiormente danneggiate dalla grave inondazione del 2019. IL RESTAURO DELLA BASILICA DI SAN MARCO Al via nei prossimi giorni, il cantiere si concentrerà sulle cruste lapidee e marmoree, che rivestono le pareti interne dell’ala nord del nartece, e sulla pavimentazione in opus tessellatum contornante l’altare del Santissimo. Per quanto attiene, in particolare, all'area del nartece, l'intervento è finalizzato al raggiungimento di due obiettivi fondamentali: la rimozione, laddove possibile, delle cause del degrado delle incrostazioni marmoree; li blocco dell'avanzamento del degrado stesso, presente con forme diverse sulle varie superfici. L'azienda che è si aggiudicata l’appalto dei lavori, chiamata a operare nel rispetto della documentazione storica disponibile negli archivi della basilica, ha assicurato lo svolgimento delle opere previste nell’arco di due anni e quattro mesi. LA BASILICA DI SAN MARCO SIMBOLO DI VENEZIA Innalzata a partire dal 1063 e consacrata nel 1094, la Basilica di San Marco è, insieme al Campanile, l’edificio più rappresentativo di Venezia. Sovrasta la piazza omonima e l’arricchisce di una varietà di colori, stili e materiali unica nel suo genere. Dalle origini e fino alla fine del XVIII secolo San Marco è stata cappella ducale e dunque fulcro della secolare storia civile e religiosa della Serenissima. Nel tempo la sua immagine ha subito modifiche e interventi di vario genere: le facciate sono state interamente ricoperte di marmi policromi e le cinque cupole sono state sormontate da elementi lignei rivestiti di piombo. Ogni periodo storico ha lasciato nell'edificio importanti segni, che contribuiscono a creare una summa singolarissima di preziosi e straordinari elementi artistici. Da tornare ad ammirare nel loro pieno splendore tra circa due anni.[Immagine in apertura: Foto di Claudio Schwarz su Unsplash]
PUBBLICITÀ