Fino al 22 gennaio 2023 Palermo ospiterà le riflessioni di centocinquanta artisti provenienti da tutto il mondo nell'ambito della terza edizione della Biennale Arcipelago Mediterraneo.

Sotto la direzione artistica di Andrea Cusumano, e a cura dell’Associazione MeNO e della Fondazione Merz, BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo, il festival internazionale di ricerca nell’ambito delle arti visive, arti performative e teatro dedicato ai popoli e alle culture che si affacciano sul mar Mediterraneo, ha inaugurato a Palermo la sua terza edizione. Oltre venti i progetti artistici – tra esposizioni, interventi, performance e incontri – che fino al prossimo 22 gennaio animeranno la città siciliana, dal centro storico fino ai Cantieri Culturali alla Zisa. Insaturo è il titolo – e il concept – scelto per questa edizione diffusa, risultato di una ricerca sperimentale portata avanti da circa centocinquanta artisti internazionali, che hanno trasformato il capoluogo siciliano in un hub creativo e in un laboratorio territoriale inclusivo. “L’idea di una biennale che avesse un concept curatoriale da cui si generano a caduta tutte le opere e gli interventi non ci sembrava più al passo con le esigenze degli artisti. Creare e offrire un laboratorio dove gli artisti da varie parti del mondo possano incontrarsi, collaborare, condividere e sperimentare ci è sembrata una risposta più attuale alla fase post pandemica". Con queste parole il direttore artistico Andrea Cusumano introduce l'edizione 2022 della kermesse.LA TERZA EDIZIONE DI BAM – BIENNALE ARCIPELAGO MEDITERRANEO Numerose, dunque, le iniziative che compongono il programma culturale di BAM. La mostra collettiva Saturazione Liquida, ART4T: pratiche artistiche in atto e la serie di performance set up design dell’artista palermitana (ma residente in Finlandia) Egle Oddo, raccontano, ad esempio, fino al prossimo 27 novembre, l’esperienza di dieci giorni di residenza trascorsi dagli artisti in città. Mentre la versione di una Palermo “sensuale” e poetica è narrata, nella cripta della Chiesa di Sant'Euno e Giuliano, dal pluripremiato gruppo performativo danese Sisters Hope. Nell’ambito di ZACentrale, Fondazione Merz presenta fino al 26 febbraio 2023 il lavoro espositivo ISOLITUDINE, concepito come un progetto corale formato da quattro mostre, differenti tra loro ma in aperto dialogo l’una con l’altra. Negli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa, espongono, quindi, su urgenti tematiche quali l’idea di confine, di dialogo e di possibilità, Guido Casaretto, Rä di Martino, Petra Feriancová e Voluspa Jarpa.OCCHI PUNTATI SULLA PERFORMANCE The Tilted Body - Festival internazionale della Performance è invece una rassegna di video, video-installazioni e azioni performative ideata e curata da Lori Adragna in collaborazione con Miriam Pinocchio. Presso lo spazio temporaneo di BAPS Bridge Art Performance Studies di via Merlo 20, circa trenta artisti provenienti da tutto il mondo proporranno, quindi, per due weekend, percorsi e suggestioni correlati al concetto di Mediterraneo inteso come luogo di scambio e accoglienza tra le culture. Venerdì 30 settembre è prevista, ad esempio, nel cortile del Museo Riso, dalle 18:30 alle 20, la performance Try (2 di 2). L’azione, condotta dall’artista Marilisa Cosello, in collaborazione con Maria Chiara Di Trapani, fa parte di un progetto collettivo incentrato sullo sport femminile e sull'uso del corpo come strumento narrativo, e che mette in scena, di volta in volta, una disciplina olimpica, da cui, inizialmente, erano escluse le donne. La performance si trasformerà, inoltre, in un'installazione site specific allestita dal 1º al 3 ottobre, presso la Chiesa di Sant’Euno e Giuliano. L’8 ottobre inaugura invece, all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa, la mostra Kontext Beuys dedicata al grande pittore, scultore e performance artist Joseph Beuys. Mentre il gemellaggio con la biennale di Sète-Los Angeles porterà nella città siciliana, dal 18 ottobre al 27 novembre prossimi, un ricco calendario di appuntamenti tra esposizioni, performance e incontri letterari. Imperdibile la performance dell’incisore François Dezeuze in programma il 18 ottobre presso l’Officina Stamperia Nancy Granata; quella di Marion Mounic e Jules Ribis Culinary Symphony a Piazza Magione il 22 ottobre; e la mostra di Daniel Dezeuze, Lise Chevalier, Armelle Caron, Gilles Marie Dupuy, Giuliana Barbano, Linda Randazzo, Rossella Poidomani, Daniela Nancy Granata ed Emanuela Barilozzi Caruso visitabile, a partire dal prossimo 20 ottobre, a Palazzo Sant’Elia. Il programma in continuo aggiornamento è disponibile online sulla pagina ufficiale della manifestazione. [Immagine in apertura: Rä di Martino, Moonbird, 2022. Still da video]
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