Dal 20 aprile al 24 novembre 2024, Venezia ospiterà la 60. Esposizione Internazionale d’Arte. Curata da Adriano Pedrosa, direttore artistico del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand in Brasile, si intitolerà "Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere".

A poco più di un mese dall'apertura al pubblico della Biennale di Architettura diretta da Lesley Lokko, a Venezia è stata presentata la 60. Esposizione Internazionale d’Arte. La kermesse lagunare dedicata all'arte, in programma dal 20 aprile al 24 novembre prossimi, avrà alla guida il curatore brasiliano e direttore del MASP - Museu de arte de São Paulo Adriano Pedrosa. Proprio lui, insieme al Presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto, ha svelato il titolo e il tema della Biennale Arte 2024.LA BIENNALE ARTE 2024 Adottando lo stesso nome assegnato dal collettivo Claire Fontaine a una serie di sculture al neon, la 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia si intitolerà Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere. Per il curatore Pedrosa il significato di questa espressione è almeno duplice: "Innanzitutto vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri", ha spiegato. Di conseguenza, la mostra in preparazione per il 2024 accenderà i riflettori su "artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati", ha precisato ancora Pedrosa, auspicando che la prossima Biennale Arte 2024 possa essere "una celebrazione dello straniero, del lontano, dell’outsider, del queer e dell’indigeno".EDIZIONE NUMERO 60 PER LA BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA Già resa nota la macrostruttura della mostra, che avrà come proprio fulcro la produzione di artisti la cui figura è "associata a quella dell’estraneo, dello stranger, dell’estranho, dell’étranger", come l’artista queer, l’artista outsider e l’artista indigeno, per attingere alle parole del curatore. Sarà inoltre presente un "nucleo storico", in cui convergeranno opere realizzate nel corso del XX secolo in America Latina, Africa, Asia e nel mondo arabo. Alla diaspora degli artisti italiani nel mondo nel corso del Novecento verrà dedicato un focus. "Cambiare il punto di vista attraverso cui raccontare l’arte contemporanea credo sia ciò che una istituzione di rilevanza internazionale come La Biennale di Venezia debba fare. E qui non si tratta solo di un punto di vista estetico ma anche geografico, come quando al cinema si riprende la stessa scena in controcampo", ha dichiarato il Presidente Cicutto. Nel suo intervento, ha anche evidenziato che la Biennale Arte 2024 rappresenterà un evento senza precedenti: in 128 anni dalla nascita di questa manifestazione, "non c’era mai stata una curatrice o un curatore proveniente da un paese dell’America Latina. La partecipazione di artiste e artisti sudamericani alla Biennale è sempre stata nutrita. Ma diverso è quando a invitare è un curatore che ha radici nella stessa cultura e ha sviluppato nel corso degli anni uno sguardo globale", ha sottolineato.[Immagine in apertura: Adriano Pedrosa e Roberto Cicutto. Photo by Andrea Avezzù. Courtesy of La Biennale di Venezia]
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