Torna la manifestazione che conduce l'arte contemporanea in alta quota, nella splendida cornice delle Dolomiti: dal 31 maggio al 1° settembre si rinnova l'appuntamento con la Biennale Gherdëina. Il tema di quest'anno si ispira alla mitologia ladina, alla metamorfosi e alla natura selvaggia.

Immersa nel contesto naturalistico unico della Val Gardena, nel cuore delle Dolomiti, la nona edizione della Biennale Gherdëina prende il via il 31 maggio per estendersi fino al 1° settembre prossimo. Con la curatela di Lorenzo Giusti e Marta Papini, prende quest'anno in esame il tema The Parliament of Marmots – in riferimento a Il Regno di Fanes, uno dei più affascinanti miti ladini, per celebrare la dimensione del selvaggio e la metamorfosi, nonché l’interazione tra tutti gli esseri viventi. Per la prima volta la kermesse – già diffusa in diverse sedi espositive, tra Ortisei e la Val Gardena – si estende anche verso l'area industriale di Pontives, nella frazione di Laion.LA NATURA SELVAGGIA ALLA BIENNALE D'ARTE DELLA VAL GARDENA“Quando mi è stato proposto di curare la Biennale Gherdëina”, ha dichiarato Lorenzo Giusti, “ho ritenuto significativo proporre un’alleanza con il progetto che stavo portando avanti nel contesto delle Orobie bergamasche. Le trasformazioni del pensiero ecologico legate al mito della natura selvaggia faranno da sfondo a una narrazione che, insieme alle diverse aree europee, coinvolgerà l’intero bacino del Mediterraneo – spazio di migrazioni ricorsive e multidirezionali di numerose specie del mondo vivente – legandolo idealmente alla montagna.” In coerenza con tale impianto concettuale, un gruppo di artiste e artisti sono stati invitati a realizzare opere e installazioni inedite in grado di misurarsi con il peculiare della Val Gardena. Il circuito include quindi, tra gli altri lavori realizzati per l'occasione, l'intervento pittorico di Nassim Azarzar, che ha lavorato sulle pareti esterne dell’Hotel Ladinia, la statua firmata da Julius von Bismarck, in cui viene raffigurato l'insetto che sta divorando i boschi locali in una "posa vittoriosa", e i disegni di Esraa Elfeky, da osservare nell'erbario del Museum Gherdëina.IL PROGRAMMA DELLA BIENNALE GHERDËINAOltre alle nuove produzioni, performance, laboratori, mostre e collaborazioni con istituzioni culturali regionali scandiscono il calendario nell'intero periodo di apertura della Biennale Gherdëina 2024. Dal programma si segnalano il nuovo lavoro cinematografico di Eva Giolo, presentato all’Ar/Ge Kunst e il progetto promosso dal Museion, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, firmato dell'artista altoatesino Tobias Tavella. Il palinsesto cinematografico sviluppato dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento, a cura di Lorenzo Giusti, Alice Labor e Marta Papini, alzerà poi il sipario su una selezione di pellicole incentrate sul tema del selvatico e dell’Antropocene.[Immagine in apertura: The Parliament of Marmots (Alpe di Fanes). Photo © Simone Antonazzo]
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