A Ravenna torna la Biennale dedicata al mosaico contemporaneo
ALTRO
Far conoscere al grande pubblico la tradizione del mosaico e i monumenti locali, aprendo questa antica disciplina ai linguaggi del presente. Prende il via da queste premesse la “Biennale di Mosaico Contemporaneo”, la manifestazione che dall'8 ottobre al 27 novembre occuperà circa sessanta spazi della città di Ravenna.
Ravenna e i mosaici: un binomio
indissolubile e che negli anni ha contribuito a rendere la città
romagnola baricentro di questa disciplina e meta prediletta per tutti
gli amanti della cultura romana e bizantina. Con l'intento di
rinnovare il profondo legame tra il capoluogo e l'antica arte delle
“tessere”, e allo stesso tempo aprire questa tradizione secolare
ai linguaggi del presente, il prossimo 8 ottobre inaugurerà la
settima edizione della Biennale
di Mosaico Contemporaneo: un'occasione per conoscere i
capolavori storici locali e non solo.
IL FASCINO DEL MOSAICO A RAVENNA
Prendendo spunto dal passato e dal
lascito dei grandi mosaicisti d'epoca imperiale, la manifestazione
accende i riflettori sulla ricerca di oltre cento artisti
contemporanei provenienti da venti Paesi del mondo. A loro è
affidato il compito di “rinnovare” e interpretare attraverso la
loro sensibilità la tecnica del mosaico, con più di cinquanta
mostre e installazioni site specific ospitate in sessanta spazi
espositivi tra musei, gallerie, monumenti e siti iconici della
cultura ravennate.
Aperta al pubblico per un mese e mezzo,
fino al 27 novembre, la rassegna punta dunque a coinvolgere l'intera
città, a partire dai suoi luoghi più suggestivi. Tra questi il MAR
– Museo d’Arte della città di Ravenna, sede del progetto
Prodigy Kid degli artisti Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi,
a cura di Daniele Torcellini. Visitabile fino all'8 gennaio, la
mostra mette in dialogo performance, sculture e chiaramente mosaici, con
l'intento di offrire al pubblico una narrazione fantastica ricca di
rimandi alle leggende e alle favole del Cinquecento.
LE MOSTRE E I LUOGHI DELLA BIENNALE DEL MOSAICO
Si presenta invece come una “mappatura
transgenerazionale della pluralità dei linguaggi musivi
contemporanei” quella negli spazi seicenteschi di Palazzo
Rasponi dalle Teste, che – oltre alla tradizionale collettiva Opere
dal Mondo – accoglie la mostra LATO Sensu – Declinazioni
del mosaico contemporaneo: uno sguardo sulle creazioni di venti autori
italiani e stranieri che lavorano con e intorno al mosaico nella sua
accezione più ampia. Un progetto a cura di Sabina Ghinassi, Eleonora
Savorelli e Paolo Trioschi.
Immancabile, infine, l'omaggio a Dante
Alighieri, da parte della città nella quale il Sommo Poeta si spense
nel 1321. La mostra La Commedia in Bottega – Beatrice Racconta
Dante, alla Biblioteca Oriani (non distante dalla tomba dello
scrittore) è un'interpretazione della Divina Commedia attraverso
l'arte delle tessere, a opera delle mosaiciste
ravennati associate alla CNA – Associazione
dell'Artigianato e della Piccola Media Impresa.
GLI
APPUNTAMENTI OLTRE I CONFINI DI RAVENNA
Ma
oltre ai numerosi appuntamento in città (a quelli menzionati si
aggiungono i laboratori per bambini, le visite guidate e vari
convegni – su tutti quello dell’Associazione
Internazionale Mosaicisti Contemporanei, che torna in Italia dopo 22
anni), la Biennale "scavalcherà" i confini di Ravenna per
raggiungere le città limitrofe di Bologna, Faenza e Riccione. Per
conoscere i numerosi eventi vi invitiamo a consultare la pagina web
ufficiale della manifestazione.
[Immagine in apertura: Laboratori per bambini a cura di RavennAntica]