Sarà composto da edifici che "presentano linee curve, come foglie che alla caduta dall’albero vengono soffiate dal vento" il futuro campus del Conservatorio di Milano. Sorgerà a Rogoredo e sarà progettato da Settanta7, lo studio di architettura che è stato decretato vincitore del concorso indetto nei mesi scorsi.

Il concorso internazionale di progettazione denominato ll Bosco della Musica ha i suoi vincitori. La competizione, per la quale sono state presentate trenta proposte, si è conclusa con la vittoria del team capitanato dall'architetta Rionda Elena dello studio torinese Settanta7. Promosso dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia-Emilia Romagna e dal Conservatorio G. Verdi di Milano, il concorso è finalizzato alla costruzione di un campus aperto e sostenibile per la celebre istituzione musicale milanese, che così raddoppierà i propri spazi e si insedierà anche a Rogoredo, nella periferia sud-est del capoluogo lombardo.IL PROGETTO DEL BOSCO DELLA MUSICA A ROGOREDO Il progetto vincitore punta al conseguimento di "una rigenerazione urbana che passa da un approccio sinergico tra bellezza ed efficacia e che vede nella sintesi tra un’immagine poetica, come le foglie d’autunno che volteggiano nel vento, e un‘avanguardia progettuale l’obiettivo finale del progetto stesso", ha dichiarato l'architetto Lorenzo Albai, contestualmente alla presentazione degli esiti, in rappresentanza dello studio Settanta7. Il Conservatorio milanese sarà quindi dotato di una struttura polifunzionale con aule, laboratori, un auditorium, residenze per studenti, luoghi di ristoro, inseriti in una vasta area verde accessibile a tutti. Il programma di intervento prevede la riqualificazione della Palazzina ‘"Ex Chimici", progettata da Enrico Agostino Griffini e considerata l’ultima memoria del passato industriale di Rogoredo. Forma, volumetrie e prospetti esterni di questo edificio saranno conservati. Non solo: il suo linguaggio architettonico verrà ripreso e "attualizzato" nei nuovi innesti del complesso, con particolare riguardo per l'auditorium e per le piazze principali del campus.I NUOVI SPAZI DELLO STORICO CONSERVATORIO DI MILANO Inoltre, come specificato nella relazione tecnico-illustrativa del progetto vincitore, "gli edifici presentano linee curve, come foglie che alla caduta dall’albero vengono soffiate dal vento, creando dei movimenti dinamici in sequenza. La regolarità e la rigidità urbana dell’area d’intervento lasciano però il posto a spazi, forme creative, fluide, allo stesso tempo contemporanee, inclusive e attrattive per le nuove generazioni". In merito allo sviluppo del Bosco della Musica a Milano, in sede di conferenza stampa è intervenuto Raffaello Vignali, Presidente del Conservatorio di Milano, che ha dichiarato: "Per poter fare i passi successivi – la progettazione e l’affidamento dei lavori – abbiamo ora bisogno della piena e attiva collaborazione del Comune – con il quale abbiamo iniziato a interloquire fin dall’aprile del 2019 – e della Città Metropolitana per la consegna in tempi rapidissimi dell’area e della Palazzina libere da gravami ambientali, al fine di mantenere gli impegni e i tempi assunti con i Ministeri e con la Regione, per non perdere il finanziamento già impegnato e disponibile (47 milioni), che significherebbe la fine del progetto". [Immagine in apertura: Bosco della Musica, Milano. Render courtesy Settanta7 e Provveditorato alle Opere Pubbliche di Lombardia-Emilia Romagna]
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