Ancora un incarico a carattere culturale per lo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron, che negli Stati Uniti si è occupato della riqualificazione di un'ex centrale elettrica. La struttura, risalente al 1904, ospita ora un multiforme hub creativo, con laboratori di ceramica, lavorazione del legno e dei metalli e spazi flessibili per eventi pubblici ed espositivi.

Si proietta nel futuro, senza nascondere la sua lunga storia, l'appena inaugurata Powerhouse Arts di Brooklyn. Sede dell'organizzazione senza scopo di lucro Powerhouse Environmental Arts, impegnata nella produzione artistica e nell'espressione di ogni forma di creatività, la struttura occupa una dismessa centrale elettrica. A riqualificarla è stato il pluripremiato studio di architettura Herzog & de Meuron, in collaborazione con PBDW Architects. UN POLO CREATIVO IN UN'EX CENTRALE ELETTRICA  Eretta nel 1904, su progetto di Thomas Edward Murray, la Brooklyn Rapid Transit Power Station ha per anni fornito energia all'area, allora in espansione, di Brooklyn. Dismessa negli anni Cinquanta, venne parzialmente demolita: la Boiler House fu infatti smantellata, mentre la Turbine Hall venne conservata divenendo una struttura autonoma. Intorno alla fine degli anni Novanta del XX secolo, il sito è stato variamente utilizzato: in particolare è divenuto un punto di riferimento per la comunità locale dei graffitari, acquisendo l'appellativo di "Batcave". La recente riabilitazione del complesso pone le basi per la nascita di un versatile centro d'arte e di un hub creativo, capace di venire incontro alle molteplici tendenze (ed esigenze spaziali) che contraddistinguono l'ecosistema delle arti contemporanee. Noti per l'approccio innovativo dimostrato in più occasioni affrontando il tema del riuso adattivo, i progettisti di Herzog & de Meuron (selezionati nel 2016 per questo incarico) hanno scelto di conservare i dettagli storici salienti del luogo – volte in cemento, porzioni di mattoni, piastrelle smaltate, tracce di graffiti –, giustapponendoli con una serie di nuovi contrappunti e innesti architettonici.LA FACTORY PROGETTATA DA HERZOG & DE MEURON Conservando, restaurando o ricostruendo elementi fondamentali della centrale elettrica, il progetto evidenzia il carattere industriale dell’edificio e ne riattiva l'originario rapporto con il circostante contesto urbano. Il risultato è un "impianto di produzione" per le arti e le discipline creative a tutto tondo, nel quale trovano ad esempio spazio laboratori per la lavorazione di materiali come legno, metallo, ceramica, tessuto, e per la stampa. Si tratta di ambienti che intendono offrire una risposta all'esigenza, documentata e persistente nell'area di New York, di disporre di percorsi di accesso alle arti per i giovani, con particolare riguardo per la fascia 18-24 anni. Fulcro della Powerhouse Arts è la cosiddetta Grand Hall, ricavata nel livello più alto della Turbine Hall: gli architetti l'hanno concepita come il luogo per eccellenza destinato alla programmazione degli eventi pubblici del centro. Si tratta di uno spazio ampio e altamente flessibile, in cui saranno via via allestiti mostre, installazioni di grandi dimensioni, performance, fiere d'arte e molti altri appuntamenti collettivi. [Immagine in apertura: Powerhouse Arts Grand Hall. Photo: Albert Vecerka/ESTO]
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