Fino al prossimo 9 settembre, fotografi e architetti potranno candidarsi per vivere un periodo in residenza nella città siciliana di Gibellina, utopico esempio di ricostruzione post sismica fondata sull’arte e sull’architettura contemporanea. La call è stata indetta per rileggere lo spazio pubblico del "Sistema di piazze" realizzato da Franco Purini e Laura Thermes.

Con l’intento di reinterpretare lo spazio pubblico in un’ottica multidisciplinare e inclusiva, Triennale Milano e Gibellina Photoroad, il primo festival di fotografia site specific e open air d’Italia, hanno indetto, congiuntamente, il bando di concorso Fotografia Spazio Aperto. Si tratta di un periodo di residenza, della durata di cinque giorni, nello straordinario contesto urbano di Gibellina (in provincia di Trapani) offerto a un/a architetto/a e a un/a fotografo/a per la progettazione di una mostra/installazione temporanea outdoor che sarà presentata durante la quarta edizione del festival siciliano in programma dal 28 luglio al 30 settembre 2023. Al fine di approfondire la relazione tra fotografia e architettura nella progettazione di esposizioni temporanee, la residenza, che si svolgerà nel mese di ottobre, sarà seguita, a inizio anno, a Milano, in Triennale, anche da un workshop dal titolo Pratiche curatoriali nello spazio pubblico.RILEGGERE LO SPAZIO PUBBLICO DI GIBELLINA In particolare, la call – a cui è possibile candidarsi fino al prossimo 9 settembre – riguarderà la progettazione di opere temporanee site specific ed esposizioni multimediali immersive da inserire all'interno di Piazza Rivolta, una delle tre piazze facenti parte del monumentale ed emblematico "Sistema delle piazze" collocato nel centro di Gibellina Nuova e realizzato tra il 1987 e il 1990 dagli architetti Franco Purini e Laura Thermes.COME CANDIDARSI ALLA CALL “FOTOGRAFIA SPAZIO APERTO” La partecipazione al bando è completamente gratuita e la candidatura può essere presentata da singoli o collettivi, senza alcun limite di età: basterà inviare nell'apposita casella di posta una biografia, una lettera motivazionale e un portfolio di immagini. Sarà poi una giuria di alto profilo a selezionare i due professionisti che riceveranno, come copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per la residenza a Gibellina e per il workshop a Milano, un rimborso pari a quattromila euro ciascuno. Per la produzione dell’installazione e l’ospitalità durante le giornate del festival, le spese saranno, invece, interamente a carico dell’organizzazione della rassegna. Il bando di partecipazione completo è disponibile sul sito ufficiale di Gibellina Photoroad. [Immagine in apertura: credit Gibellina Photoroad]
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