Un lungo percorso avviato nel 2011 dall’Assolirica, sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali, ha finalmente portato il canto lirico italiano a ottenere l'attesissimo riconoscimento Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.

Finalmente uno dei pilastri della nostra cultura viene scelto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità: il canto lirico italiano vede finalmente il suo riconoscimento al termine della 18esima sessione dell’Intergovernmental Committee for the Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage, appena conclusasi nel Botswana.  In totale, sono 55 le pratiche culturali a guadagnarsi il titolo di Patrimonio Immateriale Unesco nel 2023: dalla produzione dell’olio in Turchia, fino alla pratica europea del vetro soffiato; ma anche la tradizione culinaria dell’Al-Man’ouché in Libano, passando per l’antica danza palestinese Dabkeh, fino ad arrivare alla musica popolare del Marocco.IL CANTO LIRICO ITALIANO PREMIATO DALL'UNESCO Si tratta di un traguardo epocale, conseguito dopo un lungo percorso avviato nel 2011 e attesissimo da tutti gli attori culturali coinvolti nella promozione e nella conservazione di questa arte: dai teatri all’Assolirica, dalla Fondazione Rossini di Pesaro all’Istituto di Studi Verdiani, fino al Centro Studi Pucciniani, alla Fondazione Cini e all’Archivio Ricordi.  Sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali, sono oltre 30mila professionisti del settore tra cantanti, docenti, compositori, direttori d’orchestra e musicologi a essersi riuniti nel comitato, rendendo possibile questa vittoria. Il "bel canto" si va così ad aggiungere alle 667 realtà culturali costitutive dell’identità di un popolo finora riconosciute dall'Unesco, di cui 16 sono italiane (come ad esempio il Teatro dei Pupi, i Tenores sardi, la liuteria di Cremona, solo per citarne alcuni).LE PAROLE DEL MINISTRO GENNARO SANGIULIANO “Dopo un lungo e articolato lavoro”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, “una grande eccellenza della nostra nazione ottiene un altro riconoscimento dall’UNESCO entrando a far parte del patrimonio immateriale. Si tratta di una consacrazione ufficiale di quello che già sapevamo: il canto lirico è un’eccellenza mondiale, tra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta". [Immagine in apertura: Teatro alla Scala, Milano. Crediti Andrea Castelletti Studio]
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