Quale sarà la prima Capitale italiana dell’arte contemporanea?
ALTRO
La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura è alla ricerca della prima Capitale italiana dell’arte contemporanea. Il progetto sarà selezionato tra le proposte delle città, dei singoli Comuni e delle aggregazioni di Comuni che si candideranno entro il 30 giugno.
A partire dal 2026 l’Italia avrà la sua Capitale dell’arte contemporanea: questa la nuova iniziativa della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, lanciata con l’obiettivo di favorire la produzione e la promozione dell'arte del nostro tempo, incoraggiando e sostenendo la capacità progettuale delle città. Con uno sforzo economico rilevante – è previsto un investimento di ben un milione di euro per la realizzazione delle attività –, il Ministero punta a finanziare progetti culturali che prevedano mostre, festival e rassegne, nonché interventi di riqualificazione di spazi dedicati alla fruizione del patrimonio artistico del presente.NEL 2026 LA PRIMA CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEALa Capitale sarà selezionata attraverso un bando consultabile sul sito ufficiale. Le città, i Comuni singoli o le aggregazioni di Comuni possono mandare la propria candidatura entro il 30 giugno inoltrando, tramite PEC, una proposta di progetto che desiderano attivare, indicando gli obiettivi e la fattibilità economica. A valutare le proposte pervenute, cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore culturale, che comunicheranno i cinque finalisti entro il 15 settembre prossimo. Una volta individuata la proposta migliore, la giuria la sottoporrà la al Ministro della Cultura, cui spetterà la nomina del progetto vincitore. IL COMMENTO DEL MINISTRO SANGIULIANO"La Capitale Italiana dell’Arte contemporanea punta a creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee", ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano. "Nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni. Alla Capitale italiana della Cultura e a quella del libro, aggiungiamo questa iniziativa che consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo. Siamo orgogliosi di questa iniziativa che tende a far partecipare i cittadini a un momento pubblico collettivo e di partecipazione, soprattutto dei giovani".[Immagine in apertura: foto di Francesco Ungaro su Unplash]