Casa Stradivari, la storica dimora in cui visse e lavorò a Cremona il liutaio più conosciuto al mondo, rinasce come atelier di liuteria, luogo di formazione per giovani artigiani, centro culturale e residenza artistica.

La casa di Antonio Stradivari, il liutaio cremonese più celebre al mondo, riapre al pubblico dopo un complesso intervento di restauro promosso dalla Fondazione Casa Stradivari. L'istituzione è stata costituita nel 2021 dal violinista Fabrizio da von Arx insieme ad Antonio Gambardella (che la presiede), Vincent Bernasconi e Stefania Soldi. “Ridare nuova vita a Casa Stradivari significa valorizzare un luogo che custodisce un passato prezioso, farlo conoscere – in particolare ai più giovani– e soprattutto proiettarlo come presenza attiva e propositiva in ambito culturale e sociale e nel fermento artistico internazionale”, ha sottolineato Gambardella contestualmente all'inaugurazione. RIAPRE A CREMONA CASA STRADIVARI Ideato con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni l’antica arte della liuteria cremonese – patrimonio culturale immateriale dell’umanità per l’UNESCO –, il centro di formazione di Casa Stradivari avvierà le nuove attività a partire dal prossimo autunno. I laboratori, ovvero corsi di 18 mesi sotto la guida di maestri liutai di fama internazionale, si svolgeranno al piano terra, negli stessi spazi che un tempo ospitavano l'antica bottega di Stradivari. Gli altri piani, invece, accoglieranno le sale studio, una biblioteca e una residenza, in cui potranno soggiornare regolarmente artisti impegnati nello sviluppo dei loro progetti.  LA STORIA DEI VIOLINO PIÙ FAMOSO DEL MONDO Il progetto di riqualificazione è stato ispirato da The Angel, lo strumento realizzato da Stradivari nel 1720, durante il suo periodo d’oro. Il violino più famoso del mondo ha viaggiato per 300 anni prima di ritrovarsi nelle mani di Fabrizio von Arx, che ha raccontato: “La storia di “The Angel” ci ha portato qui oggi, ci ha ispirato per continuare a scrivere nuove pagine. Casa Stradivari sarà allo stesso tempo un luogo della memoria e un ponte verso il futuro, sarà uno scrigno in cui custodire saperi intangibili dall’immenso valore, un centro culturale dinamico e un laboratorio artigiano dove questo sapere unico verrà trasmesso alle generazioni di domani”. [Immagine in apertura: Casa Stradivari. Credits Yuma Murata]
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