Il concorso per la ristrutturazione del Centre Pompidou di Parigi è stato vinto dallo studio Moreau Kusunoki, con Frida Escobedo Studio. L'edificio progettato da Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini manterrà la sua identità: saranno risolte le attuali problematiche tecniche e verrà migliorata la fruizione degli spazi interni.

Progettato dagli architetti Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini nel 1971, il Centre Pompidou di Parigi si appresta a una chiusura quinquennale necessaria per l'atteso restyling. L’obiettivo dell’intervento, previsto da tempo, è quello di sanare alcuni problemi tecnici che affliggono l'edificio, pur rispettando la conformazione originale. Come sottolineato da Laurent Le Bon, che presiede l'istituzione culturale francese, “scegliendo di rispettare l'architettura attuale dell'edificio, senza alcuna costruzione o estensione aggiuntiva, il Centre Pompidou ha optato per l'eco-responsabilità. Il progetto si basa sulla trasformazione delle parti dello spazio preesistente in nuove aree culturali e in condivisione”.LA RISTRUTTURAZIONE DEL CENTRE POMPIDOU DI PARIGIIl concorso per l'assegnazione del progetto è stato vinto dallo studio Moreau Kusunoki in collaborazione con Frida Escobedo Studio e AIA Ingénierie. Come spiegano Nicolas Moreau e Hiroko Kusunoki, fondatori dello studio parigino, la proposta si basa su quattro assi concettuali. In primis si punta ad ampliare la visione originale del Centre Pompidou con nuovi elementi che rafforzino il dialogo tra gli spazi interni e con l’ambiente urbano nelle immediate vicinanze (ridisegnando la piazza e ristrutturando la celebre ricostruzione dell’Atelier Brancusi). Rientrano tra gli obiettivi semplificare e razionalizzare i percorsi espositivi per migliorarne la fruizione, riqualificare e ottimizzare le sale rendendole più accessibili e “trasparenti”, e infine preservare l'armonia con la struttura preesistente, vero e proprio “manifesto architettonico” del XX secolo. A questi lavori si affiancherà anche l’ampliamento della biblioteca pubblica, una nuova esposizione per il design e sale per attività musicali, cinematografiche e audio-visive.DA DICEMBRE 2025 IL CENTRE POMPIDOU CHIUDE AL PUBBLICO PER 5 ANNII dettagli del design preliminare saranno svelati al pubblico il prossimo settembre, mentre il progetto definitivo sarà presentato a marzo 2025. I lavori dureranno circa cinque anni: la chiusura completa arriverà a partire da settembre 2025, mentre l'avvio del cantiere è fissato per aprile 2026; le porte del museo non torneranno ad accogliere i visitatori prima del 2030. Lo stesso Renzo Piano si è detto entusiasta della proposta progettuale: “Credo che i vincitori di questo concorso abbiano compreso appieno lo spirito del Centre Pompidou. Il loro progetto è interamente in linea con l'architettura dell'edificio, lasciando spazio per il futuro rinnovamento e mantenendo la sua integrità”, ha sottolineato il pluripremiato architetto italiano.[Immagine in apertura: foto di Tom Podmore su Unsplash]
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