L'unica opera d'arte pubblica concepita come permanente da Christo e Jeanne-Claude potrebbe prendere forma nel deserto di Abu Dhabi nei giro di qualche anno. Il colossale progetto "The Mastaba" torna a far parlare di sé grazie all'omaggio che l'Abu Dhabi Festival sta tributando alla coppia di artisti, in occasione della mostra "Portrait of a Nation II".


L'esposizione di una serie di fotografie e opere originali del progetto The Mastaba, in occasione della mostra Portrait of a Nation II, organizzata dalla Abu Dhabi Music & Arts Foundation (ADMAF) parallelamente all'Abu Dhabi Festival, e un post social riaccendono i riflettori (e le speranze) sull'ultimo progetto artistico di Christo e Jeanne-Claude. Stiamo parlando del monumentale intervento The Mastaba, a project for Abu Dhabi, al quale il duo iniziò a lavorare nel lontano 1977,  concependolo come un unicum. Si tratta infatti dell'unica opera d’arte pubblica su larga scala ideata dalla coppia senza limiti di durata. Se dovesse essere davvero realizzata, previa approvazione del governo locale, diventerebbe la più grande opera d’arte permanente del mondo, nonché un lascito straordinario del celebre duo.LA MASTABA DI ABU DHABI DI CHRISTO E JEANNE-CLAUDE Legati agli Emirati Arabi Uniti e alla loro comunità da un'amicizia di lungo corso, iniziata nel 1979 con il primo di una serie di viaggi, Christo e Jeanne-Claude hanno immaginato The Mastaba come una colossale struttura. A formarla sono 410.000 barili d'acciaio, ciascuno da 55 galloni: forma e colori intendono riecheggiare l'architettura islamica. Alta 150 metri, lunga 300 e larga 225 metri, l'opera è stata immaginata con pareti inclinate di 60 gradi. A selezionare i colori dei barili furono i due artisti in occasione della prima visita negli Emirati Arabi Uniti, traendo ispirazione dal contesto locale. Sebbene sia rimasta fin qui incompiuta, The Mastaba potrebbe essere realizzata nei prossimi anni. “Sarà come una nuova Eiffel Tower, sarà un punto di riferimento per il 21° secolo”, raccontava Christo, che prima della scomparsa aveva già passato il testimone del progetto al nipote Vladimir Yavachev.  Negli ultimi trent'anni Yavachev ha lavorato accanto ai due artisti; recentemente si è occupato della direzione de L'Arc de Triomphe, Wrapped, una delle più spettacolari installazioni del 2021.UNA COLOSSALE STRUTTURA NEL DESERTO DI ABU DHABI Una volta ottenuti i permessi richiesti, il periodo di costruzione dell'opera sarà di almeno tre anni. Ancora una volta, così com'è stato per tutti i progetti di Christo e Jeanne-Claude, The Mastaba sarà autofinanziata, ovvero prenderà forma senza sostegni economici pubblici o governativi. Nell'attesa di ulteriori dettagli, è stata intanto resa nota quella che dovrebbe essere l'ubicazione della maxi scultura: il sito prescelto è a Gharbia, vicino all'oasi di Liwa, a circa 160 chilometri a sud della città di Abu Dhabi. Pur con le dovute differenze di scala, dimensioni e contesto paesaggistico di inserimento, l'opera può vantare un "precedente illustre": nel 2018,  due anni dopo The Floating Piers sul Lago d’Iseo, Christo riuscì a ultimare The London Mastaba, la sua prima (e unica) grande opera pubblica nel Regno Unito. Alta 20 metri, la scultura galleggiò per tre mesi sul Serpentine Lake di Hyde Park, a Londra. [Immagine in apertura: Christo in his studio with preparatory works for The Mastaba, New York City, April 15, 2012. Photo Wolfgang Volz © 2012 Christo and Jeanne-Claude Foundation]
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