L'ultimo concerto virtuale di Ryuichi Sakamoto

È un "miracolo" della tecnologia quello che prenderà presto forma a The Shed, il nuovo centro artistico di New York sempre più protagonista della scena culturale americana. L'innovativa struttura “trasformabile”, progettata per cambiare pelle e adattarsi di volta in volta alle esigenze dei progetti ospitati al suo interno, accoglierà a partire da oggi (9 giugno), fino al prossimo 2 luglio, una serie di performance in realtà virtuale di Ryuichi Sakamoto, il compositore giapponese morto lo scorso 28 marzo. Un'iniziativa certamente emozionante, che assume ulteriore valore poetico vista la recente scomparsa dell'artista. LA MUSICA IMMORTALE DI RYUICHI SAKAMOTO  Pensata dallo stesso Sakamoto tra il 2019 e il 2020, quando a causa della pandemia il pianista e compositore decise di registrare una serie di concerti da condividere con il pubblico attraverso i canali della Rete, la performance prende il titolo di Kagami (in giapponese “specchio”).  Realizzato in collaborazione con Tin Drum e Todd Eckert, il progetto fonde fotografia, video e realtà aumentata. Protagonista della sessione musicale è lo stesso musicista di Tokyo, ripreso nell'atto di eseguire al pianoforte alcuni dei brani più importanti composti nel corso della sua carriera: da Energy Flow a The seed, da Sower a Merry Christmas, Mr. Lawrence. MUSICA E TECNOLOGIA NEL SEGNO DI SAKAMOTO La peculiarità dell'evento è tuttavia nella sua fruizione. Il pubblico (composto al massimo da centocinquanta persone) è infatti invitato a indossare dei dispositivi ottici attraverso i quali assistere allo spettacolo. Il concerto diventa così un momento allo stesso tempo intimo e universale, privato e condiviso. Una maniera inedita per rivivere l'ultima performance, seppure virtuale, di uno dei più grandi compositori della storia. Dopo le date in programma presso il Griffin Theater di The Shed, l'evento sarà accolto da alcuni dei teatri più celebri su scala internazionale. [Immagine in apertura: Ryuichi Sakamoto. Photo Luigi & Iango, 2023. @luigiandiango]