Dopo sette mesi di intenso lavoro, il panorama di Piazza Venezia, a Roma, accoglie nuovamente le opere marmoree e bronzee del Vittoriano: il progetto di restauro, conclusosi nelle scorse settimane, ha restituito al loro originario splendore le sculture del grande monumento, realizzate da alcuni dei più importanti artisti italiani del Novecento.

Il monumento a Vittorio Emanuele II, uno degli edifici storici più rappresentativi di Roma e della storia d’Italia, ha ritrovato la sua bellezza originale grazie a un importante intervento di restauro, avviato lo scorso marzo dal VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia. Le sculture che animano la facciata principale dell’Altare della Patria, realizzate in marmo e bronzo dorato, sono infatti tornate a risplendere dopo un’accurata opera di ripristino e conservazione a cura di alcuni tra i maggiori esperti del settore. Tra le opere restaurate, spiccano il Mare Adriatico di Emilio Quadrelli, il Mar Tirreno di Pietro Canonica e i due gruppi monumentali de Il Pensiero e L'Azione, realizzati rispettivamente da Giulio Monteverde e da Francesco Jerace. L'intervento operato in questi ultimi mesi ha posto fine al degrado dei materiali originari, restituendo piena luce alle superfici in pietra di statue e fontane, e alle finiture dorate di tutti gli elementi in bronzo.I GIOIELLI DEL VITTORIANO TORNANO A RISPLENDEREIl complesso progetto di restauro conservativo delle sculture del prospetto principale del Vittoriano è stato condotto in piena osservanza dei più moderni principi in questo ambito, finalizzati a preservare il carattere originario delle opere in marmo e bronzo coinvolte. Uno degli obiettivi cruciali dell’intervento è stata la restituzione dell’armonia cromatica originaria tra il bianco luminoso del marmo Botticino, caratteristico dell’intera struttura, e lo splendore degli elementi in bronzo, come la celebre Vittoria Alata, opera dello scultore torinese Edoardo Rubino. Nel corso di sette mesi di intensa attività, il cantiere del monumento di Piazza Venezia è rimasto aperto al pubblico, per offrire a tutti i visitatori la possibilità di seguire in prima persona i lavori. Ora che l’ambiziosa opera di restauro è terminata, “il prospetto principale del Vittoriano si presenta agli occhi di cittadini e turisti in tutta la sua magnificenza”, come ha sottolineato Edith Gabrielli, direttrice del complesso romano del Vittoriano e Palazzo Venezia.UN RESTAURO FRUTTO DELL’ALLEANZA TRA PUBBLICO E PRIVATORealizzato su progetto dell’architetto Giuseppe Sacconi, il complesso del Vittoriano è uno dei monumenti più rappresentativi della storia dell’Italia unita: a causa di numerose difficoltà tecniche, la costruzione della mole durò cinquant’anni, al termine dei quali, nel 1935, il monumento venne ufficialmente dedicato alla memoria di Vittorio Emanuele II di Savoia, sotto il cui regno si concluse con successo l’epopea risorgimentale. Questo nuovo e ampio progetto di restauro è stato condotto dall’esperta restauratrice Susanna Sarmati sotto la direzione di Gabrielli; a farsi carico del costo dei lavori è stato un importante partner privato, che ha potuto usufruire delle agevolazioni concesse dall'Art Bonus.[Immagine in apertura: dettaglio Vittoria Alata di Edoardo Rubino del pennone di sinistra di Gaetano Vannicola. Foto VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia]
PUBBLICITÀ