In vista del ritorno dell'uomo sulla Luna, in programma per il 2025, YAC – Young Architects Competitions lancia un ambizioso concorso di idee. Si intitola “Moon Station” ed è rivolto ai progettisti di tutto il mondo. La richiesta? Progettare la prima stazione di ricerca lunare.

“Sovrappopolazione, esaurimento delle risorse, collasso degli ecosistemi: da una Terra che sembra non bastare più, l’ultimo orizzonte inesplorato, l’unica frontiera ancora intatta appare, a ragion veduta, quella dello Spazio. Luogo misterioso e misteriosamente violento, fatto di distanze abissali e magnitudini tali da sfuggire a ogni più raffinata comprensione. Di quell’abisso nero e ignoto il rifugio più sicuro, l’approdo più prossimo è, inevitabilmente, la Luna”. Con queste parole YAC – Young Architects Competitions lancia ai progettisti del presente il suo nuovo concorso di architettura: un ambizioso bando per la creazione della prima base di ricerca lunare. Una sfida certamente elettrizzante per chiunque voglia provare a offrire il proprio contributo all'attuale corsa alla conquista dello Spazio. IL CONCORSO DI IDEE “MOON STATION” Pensata in collaborazione con il Topical Team on Planetary Caves dell'Agenzia Spaziale Europea, la call – dal titolo Moon Station – invita gli architetti più intraprendenti a confrontarsi con il desolato paesaggio della Luna, progettando una stazione scientifica in grado di accogliere gli studiosi del domani.  È infatti certo che qui, sull'oggetto celeste più prossimo alla Terra, avverranno nei prossimi decenni scoperte che sono destinate a cambiare per sempre il corso dell'umanità. Una convinzione motivata dalle conquiste avvenute sul suolo lunare negli ultimi cinquant'anni: dal primo sbarco del 1969 (con la storica missione Apollo 11) al programma Artemis avviato lo scorso novembre (con il lancio della prima missione senza equipaggio). È invece in programma nel 2025 il ritorno dell'uomo sul satellite. LE TEMPISTICHE E LA GIURIA DEL CONCORSO Per partecipare al concorso indetto da YAC è necessario fornire il proprio progetto entro il 7 giugno. Una giuria di esperti di caratura internazionale valuterà le varie proposte: tra le figure d'eccezione incaricate di esaminare i lavori anche Nicola Scaranaro (dello studio Foster + Partners), Francesco Sauro (membro dell'ESA Topical Team On Planetary Caves) e Sandra Häuplik-Meusburger (ricercatrice presso la Vienna University of Technology). Il montepremi di 15mila euro sarà distribuito tra i vari vincitori: 8mila euro andranno al vincitore assoluto, mentre sono previsti vari riconoscimenti e menzioni speciali. I risultati saranno resi noti il 10 luglio. [Immagine in apertura: foto di Nicolas Thomas su Unsplash]
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