Progettato da Pier Luigi Nervi e inaugurato nel 1931, lo stadio Artemio Franchi di Firenze è considerato un capolavoro dell'ingegneria (non solo) italiana. Lo studio Arup si è imposto sugli otto finalisti del concorso indetto nei mesi scorsi per la riqualificazione dello storico impianto sportivo e la riprogettazione della circostante area di Campo di Marte.

A quasi tre mesi di distanza dalla scelta del progetto per il nuovo stadio di Milano, che dovrebbe essere realizzato entro il 2026 dallo studio di architettura Populous, si conclude l'iter di un altro atteso concorso di progettazione legato anch'esso all'ambito sportivo. Il raggruppamento guidato dallo studio Arup, con l'architetto David Hirsch come capo progettista, si è infatti aggiudicato il concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, uno dei capolavori della carriera di Pier Luigi Nervi, e della circostante area di Campo di Marte, a Firenze. IL RINNOVAMENTO DELLO STADIO DI FIRENZE Entro il 2023 dovrebbero partire i lavori di restyling e rinnovamento dell'impianto realizzato da Nervi a cavallo fra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, quasi in contemporanea con l'ex Manifattura Tabacchi fiorentina. Prima opera del maestro dell'ingegneria italiana a ottenere un pieno riconoscimento internazionale, la struttura presenta alcuni elementi fortemente identitari, dalla pensilina a sbalzo alle scale elicoidali, ma anche una serie di criticità che negli ultimi anni hanno acceso il dibattito in merito al suo futuro. Salvato dalla demolizione, anche grazie a una mobilitazione internazionale alla quale hanno aderito alcuni fra i massimi architetti del mondo, lo stadio municipale di Firenze subirà nel prossimo triennio interventi migliorativi, nel rispetto dei vincoli stabiliti in sede ministeriale un anno fa. Resteranno, dunque, tutti i cosiddetti "elementi testimoniali"; saranno realizzate una nuova copertura, descritta dai vincitori del concorso come "una lama sottile rettangolare metallica studiata per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline ed esaltare l’orizzontalità dell’opera di Nervi", e nuove tribune. Il tutto in un'ottica di minimizzazione dell'impatto fra innesti contemporanei ed edificio esistente. NUOVA VITA PER LO STADIO DI PIER LUIGI NERVI Il concorso, infine, chiedeva ai partecipanti una proposta anche per l'area di Campo di Marte, a ridosso dello storico stadio. Il progetto vincitore, che secondo il sindaco Nardella possiede "l’eleganza e la sobrietà tipiche della città di Firenze: non è né troppo né troppo poco, è attento all’ambiente e alla sostenibilità e tiene conto anche della fattibilità", ne prevede la suddivisione in quattro macroaree funzionali: sul lato ovest lo stadio, al centro un parco attrezzato provvisto di un polo ricettivo-direzionale e di uno commerciale, a est il parco sportivo, e, a nord, il parco urbano esistente, anch'esso da riqualificare. Ad assicurare il raggiungimento dell'obiettivo "Net Zero Carbon" sarà la contemporanea adozione di varie strategie, a livello energetico e di gestione delle risorse. Proprio come nel caso milanese, anche a Firenze si punta al 2026 per la conclusione dei lavori, che saranno finanziati tramite il Recovery Found. [Immagine in apertura: Courtesy studio Arup] 
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