Il western secondo Jim Jarmusch

Western fuori dagli schemi, come buona parte delle opere del suo regista, Dead man è una pellicola che ha lasciato un'impronta profonda nella cultura cinematografica di fine Novecento. In onda su Sky Arte venerdì 10 maggio, il film si distingue per il suo approccio non convenzionale al genere, e per la sua profonda riflessione sulla vita, la morte e la spiritualità.Il protagonista è William Blake, un contabile dal nome evocativo che, dopo essere stato ferito, intraprende un viaggio metafisico e surreale verso la frontiera occidentale, guidato da un nativo americano di nome Nessuno. Diretto dal regista statunitense Jim Jarmusch e presentato al Festival di Cannes nel 1995, Dead Man si discosta dai canoni tradizionali del western, facendo leva sulle riuscitissime interpretazioni di un cast che comprende Johnny Depp, Robert Mitchum e Gabriel Byrne, su una fotografia in bianco e nero, che contribuisce a creare un'atmosfera onirica e atemporale, e su una colonna sonora straniante, composta dal musicista Neil Young.Anche a distanza di quasi 30 anni dalla sua uscita, il film mantiene in pieno la sua rilevanza culturale, trascendendo i confini del genere e coinvolgendo gli spettatori con le sue riflessioni su temi universali come la vita, la natura della violenza e il senso di identità.