Con l’intento di valorizzare il patrimonio artistico comunale custodito nel complesso di Santa Maria Novella, i musei civici di Firenze aprono al pubblico i loro depositi: un'iniziativa innovativa che renderà accessibili opere di artisti come Fontana, Guttuso, Morandi e molti altri.

Firenze è una città ricca di arte e cultura, ma anche di opere che non trovano spazio nei musei e rimangono chiuse nei depositi. Per ovviare a questo problema, il Comune ha deciso di creare dei nuovi “depositi visitabili” nel complesso di Santa Maria Novella, dove sono stati trasferiti e riordinati migliaia di beni appartenenti alle collezioni comunali. Si tratta di uno spazio dove è possibile ammirare opere di artisti di ogni epoca, dal Medioevo al Novecento. L'iniziativa è stata inaugurata dal sindaco Dario Nardella, che ha sottolineato l'importanza di rendere fruibile il patrimonio artistico della città. LA RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO DI SANTA MARIA NOVELLA Frutto di un progetto originale e ambizioso, costato oltre due milioni di euro fra la ristrutturazione delle sale e l'allestimento delle opere, i nuovi depositi visitabili fanno parte del piano di riqualificazione del complesso di Santa Maria Novella. L'obiettivo è destinare parte degli ambienti alla raccolta di grandi quantitativi di opere d'arte in condizioni ottimali di conservazione, rendendole accessibili al pubblico. Il piano di trasformazione del complesso di Santa Maria Novella prevede inoltre l'apertura del museo dell'italiano Mundi, la riqualificazione del cortile interno, l’inaugurazione di nuova biblioteca e molti altri interventi. UN TESORO “NASCOSTO” NEL CUORE DI FIRENZE Con una superficie complessiva di oltre mille metri quadrati, divisi su tre piani, i nuovi depositi ospitano circa trecento capolavori a firma di artisti quali Lucio Fontana, Renato Guttuso, Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi e molti altri. Si tratta di opere che finora erano rimaste celate al pubblico per mancanza di spazi adeguati, e che ora sono esposte in modo ordinato e funzionale secondo criteri cronologici e tematici. A queste opere andranno progressivamente ad aggiungersi altre collezioni, per un totale stimato di circa 4.500 beni. Le visite avverranno esclusivamente su prenotazione a partire da venerdì 26 gennaio. e consentiranno di conoscere un patrimonio artistico di grande interesse, che testimonia la storia e la cultura uniche di Firenze. [Immagine in apertura: Ufficio stampa Comune di Firenze]
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