Il British Museum si prepara a digitalizzare la sua intera collezione
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Si prospetta un processo lungo 5 anni, quello intrapreso dal British Museum, che porterà alla digitalizzazione dell’intera collezione. L’intervento costerà 2.4 milioni di sterline e, secondo il direttore Mark Jones, servirà a tutelare le opere dai furti.
Il British Museum muove i primi passi verso un cambiamento epocale, che segna un grande traguardo nell’ambito della democratizzazione della fruizione del patrimonio: l’istituzione britannica ha infatti delineato un piano (della durata prevista di ben 5 anni) per digitalizzare la sua intera collezione, pezzo dopo pezzo, e renderla liberamente consultabile online con immagini ad altissima definizione.
Ma non finisce qui, perché il museo affianca a questa operazione un ulteriore cambiamento, ovvero la facilitazione dell’ingresso alle sale studio aperte al pubblico e agli studiosi: da qui, prendendo appuntamento, sarà possibile ammirare oggetti della collezione di solito non esposti nel percorso di visita.I TESORI DEL BRITISH MUSEUM
La digitalizzazione delle opere non rappresenta soltanto un’iniziativa volta a mettere in contatto un pubblico sempre più vasto con la ricchezza del museo. Infatti, la manovra si rende necessaria al fine di tutelare la collezione dopo i recenti furti che hanno messo in pericolo il patrimonio dell'istituzione londinese: "Credo che la risposta più importante ai furti sia quella di aumentare l'accesso”, ha spiegato Mark Jones, direttore del British Museum, “perché meglio si conosce una collezione – e più si usa – prima si notano le assenze. Ecco perché, invece di bloccare la collezione, vogliamo renderla la più apprezzata, usata e vista al mondo". LE PAROLE DEL DIRETTORE MARK JONES
Presto la collezione sarà quindi ammirabile da chiunque, liberamente e comodamente dal proprio dispositivo. “Nei prossimi cinque anni ci siamo posti l'obiettivo di migliorare e completare il record online di ogni oggetto della collezione del British Museum. Si tratta di un grande compito”, prosegue Jones, “con un investimento record di 2.4 milioni di sterline; più della metà del lavoro è già stato fatto, e quando sarà completato significherà che tutti, non importa dove si trovino nel mondo, saranno in grado di vedere ciò che abbiamo – e utilizzare questa risorsa incredibile in una miriade di modi”.
[Immagine in apertura: Cartonnage mummy-mask of Satdjehuty, early 18th Dynasty, Egypt, c. 1500 BC. © The Trustees of the British Museum]