Conto alla rovescia per l'inaugurazione ufficiale del 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum di Doha, che aprirà al pubblico il prossimo 31 marzo. Progettato dall'architetto spagnolo Joan Sibina, il museo ricostruisce la storia dei Giochi Olimpici, celebra l'importanza dello sport a livello globale e punta a promuovere uno stile di vita sano e attivo.

A quattro anni dall'apertura del National Museum of Qatar, progettato dallo studio di architettura Atelier Jean Nouvel, a Doha è in arrivo un nuovo museo. Dal 31 marzo prossimo, si alzerà infatti il sipario sul 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum, annunciato come uno dei più innovativi e tecnologicamente avanzati musei al mondo dedicati allo sport. Ai visitatori consentirà di intraprendere un viaggio attraverso la storia dei Giochi Olimpici e delle principali discipline sportive internazionali. Duplice l'obiettivo dichiarato della nuova istituzione, che confluirà nella rete internazionale dei musei olimpici (OMN): incoraggiare a riflettere sul ruolo dello sport a livello sociale e ispirare l'intera comunità, a partire da quella locale, ad avvicinarsi alle attività fisiche. Di conseguenza, nel percorso espositivo convivono un'analisi storica e culturale sullo sport, un'indagine sull'evoluzione delle Olimpiadi e le storie degli eroi sportivi che, distinguendosi nelle rispettive pratiche in tutto il mondo, possono ispirare le nuove generazioni.IL QATAR OLYMPIC AND SPORTS MUSEUM DI DOHA Progettato dall'architetto spagnolo Joan Sibina, il museo dispone di una superficie di circa 19.000 metri quadrati. Fra i più grandi nel suo genere, è stato costruito nel complesso sportivo dell'Aspire Zone di Doha. Si trova proprio nei pressi del Khalifa International Stadium, ovvero il secondo stadio per dimensioni del Qatar; eretto nel 1976, e scelto per ospitare alcune delle partite del Campionato mondiale di calcio che si disputerà nel Paese a partire dal 21 novembre prossimo. A formare il nuovo sito museale sono due edifici: una struttura principale, che raccoglie il percorso espositivo, e uno "scultoreo ingresso", in vetro e cilindrico, che anche attraverso i colori dell'illuminazione notturna evoca i cinque cerchi olimpici. Sette le gallerie espositive, a partire da World of Emotion, in cui viene tratteggiata una panoramica dell'esperienza offerta dal museo, con un primo riferimento all'importanza dello sport in Qatar. L'itinerario acquisisce quindi respiro globale, come testimoniano sia la sezione A Global History of Sport, in cui con quasi 100 pezzi, fra oggetti e riproduzioni dall'VIII secolo a.C. ai giorni nostri, viene ricostruita la storia dello sport in tutto il mondo, sia le successive aree, rispettivamente dedicate ai Giochi Olimpici e alla celebrazione di novanta grandi atleti mondiali. IL QATAR VERSO I MONDIALI DI CALCIO 2022 La realizzazione del museo testimonia la centralità assegnata allo sport nel più vasto piano di sviluppo denominato Qatar National Vision 2030, basato su "quattro pilastri" fondativi: economico, sociale, umano e ambientale. Anche per questo, il museo ricorda i mega eventi sportivi ospitati dal Paese negli ultimi decenni, guardando già alle prossime sfide, ovvero oltre l'importante appuntamento calcistico in arrivo il prossimo autunno. Spazio anche alle tradizioni sportive identitarie del Qatar, come la falconeria, le celeberrime immersioni alla ricerca di perle e le corse dei cammelli: pratiche intimamente legate al paesaggio e al patrimonio, anche immateriale, di questo stato. Concepito per essere completamente accessibile a chiunque, anche grazie alla partnership siglata con Accessible Qatar, 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum include un ristorante, una caffetteria e due shop interni dedicati allo sport e alle Olimpiadi. [Immagine in apertura: Courtesy 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum]
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