Dall’11 novembre i muri di Largo Giuseppe Veratti, a Roma, ospiteranno i volti e le vicende di alcune delle più grandi scienziate della storia. Un percorso d’arte pubblica e consapevolezza attraverso le immagini delle donne della scienza che hanno cambiato la società.

Dai laboratori dei centri di ricerca e delle università più prestigiose del mondo alle strade della Capitale. È questo il percorso che alcune delle più grandi (eppure spesso poco conosciute) scienziate della storia si sono trovate a compiere grazie a una nuova iniziativa di arte urbana: un intervento outdoor che trasforma gli edifici romani in tele giganti sulle quali raccontare vicende e figure d'ispirazione per le generazioni di domani. TRA STREET ART, SCIENZA E FEMMINISMO Succede grazie a MA®T – Millennials A®t Work, il progetto che porta l'arte contemporanea nei luoghi periferici della città. Quartier generale dell'edizione 2022 della rassegna è Valco San Paolo, zona a sud della Capitale. È qui, sui muri dei palazzi di quello che è stato sempre considerato il “quartiere dei grandi uomini della scienza”, non distante dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tre, che cinque street artist del nostro tempo hanno deciso di rivolgere l'attenzione all'universo femminile. L'obiettivo? Rendere omaggio ad alcune scienziate e fisiche italiane e straniere, celebrandole con una serie di murales in maxi formato. LE PROTAGONISTE DEL PROGETTO Sono tre nel complesso le facciate attualmente in lavorazione, ognuna delle quali dedicata alle protagoniste della scienza. Tra queste Laura Bassi, fisica e accademica bolognese del Settecento: una delle prime donne laureate al mondo e una delle prime donne a occupare una cattedra universitaria. La sua storia è stata presa come punto di partenza dall'artista Rame13, autrice anche di un secondo intervento dedicato a Rosalind Franklin, Cecilia Payne e Ipazia (matematica, astronoma e filosofa greca antica). Sempre a Rosalind Franklin si ispira l'intervento di Giusy Guerriero, mentre l'opera realizzata a sei mani da Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina e Zara Kiafar coniuga arte, scienza e poesia, scegliendo l'astronauta e aviatrice italiana Samantha Cristoforetti come esempio di resistenza agli stereotipi di genere che ostacolano bambine e ragazze nell'apprendimento delle materie scientifiche. GLI INCONTRI CON LA COMUNITÀ Le opere, che saranno realizzate sui muri di Largo Giuseppe Veratti, vedranno ufficialmente la luce il prossimo 11 novembre, e saranno accompagnate nei giorni successivi da una serie di iniziative mirate al coinvolgimento della comunità locale. Visite guidate alla scoperta dei lavori e incontri sui temi del progetto (come il talk Scienzia(r)te: immagini, arte pubblica, strade che parlano delle donne nel mondo della scienza, in programma il 13 novembre) inviteranno i cittadini e gli studenti a riflette sul valore dell'iniziativa e sul contributo spesso poco conosciuto di queste grandi scienziate. [Immagine in apertura: Rame13. Work in progress. Photo Giacomo De Angelis. MA®T 2022]
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