I famosissimi schermi luminosi di Piccadilly Circus tornano a ospitare un intervento artistico. Stavolta a finire sotto i riflettori è Douglas Gordon, con l’opera in scena a Londra e nelle altre metropoli che aderiscono al progetto CIRCA.

Cosa ci fa un occhio che pare spiare i passanti dai megaschermi di Piccadilly Circus a Londra ogni sera alle 20:22 esatte? L'ora dello spettacolo infatti ricorda le cifre dell'anno che ci apprestiamo a concludere tra pochi giorni. La cosa curiosa è che anche a Berlino, sulla popolare Kurfürstendamm, appare lo stesso occhio alle 20:22 esatte, e il medesimo show si ripete anche in piazzale Cadorna a Milano, sempre alla stessa ora. Anche chi si trova nella Fed Square di Melbourne, in Times Square a New York o nella COEX K-Pop Square di Seul potrà dirvi di aver visto lo stesso occhio, e lo show si ripeterà fino al 31 dicembre prossimo. Si tratta di if when why what di Douglas Gordon, il videoartista scozzese celebre per le sue proposte sempre fuori dal comune. IL NEON SECONDO DOUGLAS GORDON L'iniziativa è stata organizzata dal CIRCA, Cultural Institute of Radical Contemporary Arts, la piattaforma creata nel 2020 da Josef O'Connor sfruttando uno dei più grandi schermi luminosi del mondo: il celeberrimo Piccadilly Lights, simbolo del West End londinese. Nel corso del 2020 la stessa opera di videoarte veniva diffusa alle 20:20, mentre nel 2021 la proiezione avveniva alle 20:21. Il primo artista a realizzare un video di due minuti fu Ai Weiwei nel 2020, e da allora altri creativi si sono avvicendati sugli schermi delle metropoli del circuito CIRCA: da Yoko Ono a Marina Abramović, da Patti Smith a Vivienne Westwood, da David Hockney ad Anne Imhof. L’intervento di Gordon si ispira alla storia e alle evoluzioni dell’area urbana che lo ospita, mettendo in risalto il legame tra Soho e l’industria dell’intrattenimento a sfondo erotico rappresentata dalle insegne al neon, cui il video si ispira. “Strumento” ricorrente nelle opere di Gordon, così il neon è descritto dallo stesso artista: “Scoperto a Londra da un cittadino di Glasgow all'inizio del XX secolo, mi è sembrato naturale innamorarmene ‒ prima vedendo i segni nei film in bianco e nero e poi ‘la cosa reale’ su Dean Street, Old Compton Street e Piccadilly Circus […] Forse alcune parole si leggono meglio al neon – forse alcune persone stanno meglio sotto il neon, forse alcuni posti…”. L’ARTE DI DOUGLAS GORDON Da sempre abile nel mescolare linguaggi diversi – dal cinema alla letteratura, dal disegno alla scrittura ‒, nel corso della sua carriera Douglas Gordon ha dato forma a opere capaci di disorientare il pubblico, spingendolo a interrogarsi sulle tematiche più attuali. Vincitore del Turner Prize nel 1996, l’anno successivo l’artista scozzese rappresentò la Gran Bretagna alla Biennale Arte di Venezia. L’intervento per CIRCA affianca la mostra Douglas Gordon: Neon Ark, ospitata dalla Gagosian Gallery di Davies Street a Londra fino al 14 gennaio 2023. [Immagine in apertura: Douglas Gordon, IF WHEN WHY WHAT © Studio lost but found / Douglas Gordon / VG Bild-Kunst, Bonn, 2022 and CIRCA 2022]
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