Il legame tra fotografia e territorio al centro di una mostra a Bologna
FOTOGRAFIA
Con tavole rotonde e talk, “Foto/Territorio” esplora il ruolo della fotografia nell’analizzare la società e il paesaggio urbano. L'iniziativa, che si presenta per la prima volta al pubblico il 16 e 17 novembre alla Serra Madre dei Giardini Margherita, punta a creare un modello replicabile di indagine territoriale, promuovendo laboratori e mostre future.
In un presente in costante movimento, in cui l’accelerazione dei processi produttivi e la comunicazione di massa provocano un cambiamento continuo, saper catturare un momento e fermare il tempo è una capacità preziosa. Ed è a partire da questa riflessione che la manifestazione Foto/Territorio approfondisce il ruolo della fotografia come strumento di indagine per i territori e le comunità, approdando a Bologna il 16 e 17 novembre.LA MANIFESTAZIONE FOTOGRAFICA CHE INDAGA IL TERRITORIOIdeata dall’associazione Da.a., la kermesse presenta al pubblico due giorni di tavole rotonde con l’obiettivo di sensibilizzare sul potere delle immagini: quello di veicolare messaggi, riflettere e analizzare i profondi cambiamenti che attraversano la società e il paesaggio urbano. A inaugurare le attività di Foto/Territorio sarà il ciclo di talk OLTRE/Dialogo tra fotografia, territorio, comunità, che si terrà alla Serra Madre, nei Giardini Margherita (da poco ristrutturata e aperta al pubblico). I partecipanti sono invitati a interagire con esperti del settore, tra cui illustri fotografi e curatori – come Giovanna Calvenzi, già direttrice dei Rencontres Internationales de la Photographie di Arles, nonché responsabile dell’archivio del marito Gabriele Basilico, e Caterina Molteni, curatrice del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna – discutendo collettivamente le connessioni tra fotografia e comunità.I PROGETTI FUTURI DI “FOTO/TERRITORIO”La manifestazione si propone non solo di esplorare le bellezze e le complessità della città metropolitana di Bologna, ma di fornire anche un modello replicabile per future indagini fotografiche. Guardando al futuro, l’iniziativa si prepara a offrire un programma di laboratori e residenze, invitando gli artisti a interpretare il territorio bolognese con lavori site-specific, e convogliando poi queste esperienze in una grande mostra collettiva nel capoluogo dell'Emilia-Romagna. “Foto/Territorio", spiega infatti l’architetto Pierluigi Molteni, presidente dell’associazione Da.a., “vuole fare di Bologna un punto di riferimento, a oggi mancante, per la ricerca e la sperimentazione fotografica sul paesaggio e creare un modello replicabile di indagine, di narrazione e di esperienza del territorio”.[Immagine in apertura: FotoTerritorio. Credits & Courtesy FotoTerritorio]