Un festival itinerante porta i visitatori alla scoperta dei luoghi dimenticati della Romagna. In sei giorni di attività culturali, proiezioni, visite guidate e musica dal vivo, la kermesse “Inno al Perdersi” restituisce alla comunità le storie e la memoria del territorio.

In tutta Italia sono numerosi gli spazi architettonici che, per svariate ragioni, versano in stato di abbandono. Il festival Inno al Perdersi, promosso dall’associazione Spazi Indecisi, ne riattiva alcuni, sparsi per la Romagna, attraverso sei azioni culturali che – 22 al 27 maggio – invitano il pubblico a esplorare questo prezioso patrimonio ormai dimenticato. “Il festival diffuso ‘Inno al Perdersi’ vuole celebrare il legame profondo tra luogo e ricordo”, afferma Francesco Tortori, cofondatore dell’associazione Spazi Indecisi e di IN LOCO, Il Museo Diffuso dell’Abbandono, “e invitare i partecipanti a perdersi tra passato, presente e futuro del territorio attraverso ricordi, suggestioni e sogni, e a lasciarsi guidare dalla bellezza nascosta del territorio e dalla sua ricca storia”.SEI GIORNI DI EVENTI PER SCOPRIRE LA ROMAGNA IN ABBANDONOLa prima “azione”, in scena il 22 maggio, si intitola I ricordi si depositano, e si concentra sull’ex Deposito delle Corriere. Per l’occasione, un lungometraggio fa luce sulla storia dello stabile, raccontata attraverso le testimonianze dei suoi ex lavoratori.
Le iniziative proseguono il 23 maggio con Requiem, una serata – con mostra fotografica e musica dal vivo – dedicata alla Darsena di Ravenna. L’ex Deposito diventa inoltre la cornice perfetta per la proiezione del film Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni. Sempre nella stessa location, il 24 maggio una serata omaggia la colonna sonora delle discoteche della Riviera romagnola oggi abbandonate.SEI “AZIONI” RIATTIVANO IL PATRIMONIO DIMENTICATOIl 25 maggio la manifestazione parte alla volta di Rimini, stabilendosi nella spiaggia libera della Colonia Bolognese, mentre il 26 maggio l’iniziativa In cammino nella Romagna appenninica porta i curiosi alla scoperta del Tour de Bosc e dell’agriturismo il Mulino, fino all’altopiano di San Paolo in Alpe, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La kermesse conclude il suo itinerario il 27 maggio nella settecentesca Villa Muggia, ormai coperta dalla vegetazione, con visite guidate e un “viaggio nel tempo” grazie all’imperdibile concerto di musica barocca di Filippo Pantieri e del soprano Marina Maroncelli.[Immagine in apertura: Villa Muggia, Imola (BO). Foto Fabio Gubellini]
PUBBLICITÀ