Impegno civile, dialogo e partecipazione. Sono questi gli ingredienti alla base del “MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer”, la rassegna dedicata al meglio della cinematografia indipendente a tematica LGBTQ+. Un programma ricco di incontri, performance e proiezioni, in corso fino al 19 settembre.

Quattordici lungometraggi, undici documentari e trentanove cortometraggi, per un totale di oltre sessanta titoli in rassegna fra anteprime nazionali e internazionali. Sono questi i numeri di MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, la più importante e seguita manifestazione italiana dedicata alla migliore cinematografia LGBTQ+. UN FESTIVAL ALL'INSEGNA DELL'AMORE Giunto alla sua 35esima edizione, l'evento – diretto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma – ha alzato il sipario sul ricco programma lo scorso 16 settembre, con l'inaugurazione tenutasi al Teatro Strehler di Milano. Tra i momenti più emozionanti della serata, l'assegnazione del premio More Love alla senatrice a vita Liliana Segre, simbolo della lotta contro l’odio e tutte le discriminazioni (lo stesso riconoscimento era stato consegnato lo scorso anno al grande Gino Strada). E proprio il tema dell'amore e dell'uguaglianza tra individui è il filo conduttore dei quattro giorni della manifestazione (in programma fino al 19 settembre). Tema di quest'anno è infatti Love Matters, motto al quale sia le pellicole in gara sia gli incontri con gli autori sono chiamati a rispondere. I FILM IN CONCORSO Proposto quest'anno in formula “ibrida”, con eventi previsti al Piccolo Teatro di Milano (Teatro Strehler e Teatro Studio Melato), nella prestigiosa cornice del cortile di Palazzo Reale e online (sulla piattaforma Nexo+ di Nexo Digital), il festival offre al pubblico un ricco e diversificato cartellone di pellicole, suddivise come di consueto nelle varie categorie: lungometraggi (tra questi le due anteprime italiane Valentina di Cássio Pereira dos Santos e Maddalena di Madiano Marcheti, il film Aos Nossos Filhos di Maria de Medeiros e Kiss Me Before It Blows Up dell’israeliana Shirel Peleg), cortometraggi (per un totale di trentanove titoli distribuiti in sette sezioni) e documentari (da Gabi, Between Ages 8 and 13 di Engeli Broberg a The Pink Revolution di Jawad Rhalib). Tanti, infine, gli incontri con i registi, gli scrittori e gli attori che si alterneranno sul palco fino alla giornata di chiusura della kermesse. Fra questi le special guest Veronica Pivetti e Francesca Michielin, che sarà “incoronata” Queen of Music nella cerimonia di chiusura condotta da Ema Stokholma domenica 19 settembre (alle ore 20:30) al Teatro Strehler. [Immagine in apertura: Potato Dreams of America]
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