Tutto pronto in Sardegna per il festival “Isole che Parlano”, che come ormai da tradizione porta sull’isola le sperimentazioni musicali più radicali, con sonorità provenienti da tutto il mondo, sempre legate alle radici del territorio.

Tra musica, arte e fotografia torna anche quest’anno Isole che Parlano, il festival internazionale che dal 31 agosto all’8 settembre porta in Sardegna (tra Palau, Arzachena, Luogosanto e La Maddalena) le sperimentazioni più radicali degli artisti di tutto il mondo, unendo radici locali e visioni globali. “Il nostro sguardo è rivolto a una ridefinizione dei confini musicali”, hanno dichiarato Paolo e Nanni Angeli, direttori artistici della rassegna, “spazzati via da una società multietnica ideale”, con contaminazioni sonore dall’Est Europa, passando per i Balcani, l’Asia occidentale, l’India e il Nord Africa.TUTTO PRONTO IN SARDEGNA PER IL FESTIVAL “ISOLE CHE PARLANO”Si parte il 31 agosto e domenica 1 settembre con i due concerti di anteprima, ospitati al tramonto nella suggestiva cornice della Tomba dei Giganti Coddu Vecchju ad Arzachena – dove Sanem Kalfa e George Dumitriu Duo proporranno un'improvvisazione jazz d’ispirazione eterogenea – e nel Palazzo di Baldu a Luogosanto, dove i musicisti sardi del Raffaele Matta Trio presenteranno l’album post-rock Bandra West, con inaspettati rimandi alle sonorità della musica classica indiana. La kermesse entra nel vivo il 5 settembre con il suggestivo concerto del duo sperimentale spagnolo Los Sara Fontan, che si esibirà al crepuscolo sulla maestosa scogliera granitica di Punta Tegge a La Maddalena, mentre il 6 settembre si partirà fin dal mattino con il concerto acustico Alone, not lonely di Antonio Raia sulla scogliera di Talmone, per proseguire con il sardo Daniele Ledda, che si esibirà nella Cala Martinella a Palau con il suo Clavius, strumento auto-costruito a metà tra analogico e digitale. La giornata conclusiva dell’8 settembre, infine, inviterà gli spettatori nella magica Cala Corsara sull'isola di Spargi, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, dove al calare del sole si esibirà il musicista bielorusso Yegor Zabelov. Come ormai da tradizione, la rassegna chiude in bellezza con il Saluto al mare, affidato per questa edizione ad Antonio Raia, che proporrà un solo di waterphone e voce.LA MOSTRA FOTOGRAFICA CHE OMAGGIA IL FOTOREPORTER IVO SAGLIETTIMa Isole che Parlano non è solo musica: c’è anche la fotografia, grazie alla retrospettiva che celebra il grande fotoreporter Ivo Saglietti, scomparso il 2 dicembre del 2023. Tre volte vincitore del World Press Photo, l’autore è protagonista della mostra Sguardo di frontiera, allestita dal 5 settembre al 6 ottobre negli spazi del Cineteatro Montiggia. A cura di Federico Montaldo e Nanni Angeli, la rassegna riunisce 61 immagini, suddivise in nove focus tematici che ripercorrono la carriera straordinaria di Saglietti, dagli inizi come cineoperatore a Torino fino ai reportage dalle zone di guerra, puntando i riflettori sulla sua capacità di narrare l'uomo e il suo destino. “Sorretto da un’etica del proprio lavoro di fotografo che è oggi merce rara”, sottolinea il curatore Federico Montaldo, “Saglietti non dimentica mai di fare trasparire quell’attimo di umanità, che come osservava Eugene Smith (non a caso tra i suoi dichiarati maestri), deve sempre accompagnare una buona fotografia".[Immagine in apertura: Aspettando Isole che Parlano, Tomba dei Giganti di Coddu Vecchju, Arzachena © Francesco Conversano]
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