Sei artisti di fama internazionale hanno realizzato altrettante opere di street art disseminate per il borgo toscano di Riparbella. Curato da Gian Guido Grassi, il festival "La Collina della Fiabe", da poco concluso, ha finalmente svelato al pubblico i coloratissimi murales che animeranno permanentemente la città.

Ancora una volta la street art si dimostra la forma d’arte più efficace per riqualificare e colorare lo spazio urbano. Nel borgo toscano di Riparbella l’arte contemporanea incontra gli edifici storici della città: questa l’idea del festival La Collina della Fiabe che, curato da Gian Guido Grassi e reso possibile grazie a Start Attitude, si è appena concluso svelando al pubblico sei murales permanenti di grandi dimensioni, dipinti da altrettanti artisti di fama internazionale.IL BORGO DI RIPARBELLA INCONTRA LA STREET ARTSnodandosi in tutto il centro storico del piccolo paese in provincia di Pisa, il percorso prende il via in Piazza Baldasserini, dove l’argentino Zosen Bandido collabora con l’artista di origini giapponesi Mina Hamada dando vita a una composizione di forme astratte e organiche che dialogano con l’iconografia dell’illustrazione orientale. Si prosegue poi in Piazza Borgo di Sotto, dove un edificio, affidato all’italiano Zed1 (pseudonimo di Marco Burresi), diventa una tela che racconta, con lo stile fiabesco e surreale che caratterizza il lavoro dell’artista, il passato della città toscana. Proseguendo in Piazza Matteotti si incontrano due lavori: quello di Daniel Muñoz, un’opera in bianco e nero che ricorda un reportage fotografico, e quello con colori sgargianti di Gio Pistone.LE MOSTRE DI STREET ART A RIPARBELLAÈ riservato invece a Moneyless l'edificio in Piazza Marconi: facendo fede alla lezione di Vasilij Kandinskij, il creativo opta per una composizione che ricorda gli elementi e i segni musicali. Giacomo Martellacci ha infine coinvolto i bambini della Scuola Primaria, decorando il muro di cinta della scuola in via Antonio Gramsci. Le sei opere si vanno ad aggiungere a due interventi eseguiti in precedenza: La Gioia in Piazza della Madonna e Universo Riparbella in via della Noce.“Facciamo arte pubblica”, spiega il curatore Gian Guido Grassi, “e abbiamo una responsabilità che qui, nella dimensione di borgo, abbiamo avvertito ancora più forte: stiamo cambiando il volto delle vie, dei vicoli e delle piazze a cominciare dalla facciata del bar del paese. Ho inviato artisti eterogenei per creare però un percorso unitario in cui le opere sono fra loro in armonia e raggiungono sensibilità differenti: già ora, ognuno ha il suo murale preferito”.
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