A Firenze, nei prossimi anni, potrebbe sorgere un nuovo, grande parco pubblico: già ribattezzato "Florentia", includerebbe al proprio interno un Future Park per laboratori all'aperto, una Green Farm e un museo dedicato al cambiamento climatico. Si tratta di uno degli interventi più ambiziosi fra quelli in fase di sviluppo per il futuro post-pandemico del capoluogo toscano.

Non ci sono solo le grandi metropoli internazionali a guardare alla fase post-pandemica con fiducia, avviando progetti di riqualificazione dei propri spazi pubblici, come nel caso del recente "padiglione-collina" Marble Arch Hill, progettato a Londra dallo studio di architettura MVRDV. Anche le città italiane si stanno interrogando sul proprio futuro e sulle modalità con cui offrire risposte e soluzioni concrete alle criticità emerse con l'emergenza sanitaria. Potenziare e incrementare gli spazi verdi sembrano essere fra le necessità ricorrenti, di pari passo con la promozione di interventi migliorativi per l'edilizia scolastica e sanitaria. Un esempio dei percorsi in progress nel Paese arriva da Firenze, dove nelle ultime settimane sono state annunciate novità in ambito architettonico che riguardano proprio i settori citati. Parallelamente, a proiettarsi verso il futuro è uno dei "gioielli" del patrimonio cittadino: la storica Fortezza da Basso. Il centro polifunzionale che ospita i principali eventi fieristici dell'intera Toscana, oltre a eventi e congressi di rilievo nazionale, è infatti già al centro di piano di recupero la cui conclusione è attesa per il 2025.IL NUOVO GRANDE PARCO PER FIRENZE Elaborato dagli studi Hydea e Rossi Prodi & Associati, il progetto del cosiddetto Parco Florentia è stato donato dalla Fondazione CR Firenze al Comune di Firenze con l'obiettivo di accedere ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nel rispetto degli stringenti tempi previsti. Se realizzato, il parco diventerà il secondo polmone verde della città per estensione, subito dopo Le Cascine. In comune entrambe queste aree avranno il peculiare legame con il fiume Arno; in particolare il Florentia si svilupperà su una superficie complessiva di circa 90 ettari e sarà il risultato del potenziamento dell’attuale parco dell’Argingrosso e della rigenerazione di due aree (l’ex "Poderaccio" e l'ex "Gover"), situate sulla sponda opposta del fiume. Attraversato da collegamenti ciclopedonali, non sarà solo un luogo di quiete e riposo, fra gli alberi e l'Arno. Sono state infatti annunciate varie dotazioni al suo interno, come strutture per attività all’aria aperta, una pista di ciclocross, un’area per spettacoli all’aperto, campi sportivi, aree giochi, una pista per l’educazione alla strada e perfino un museo senza precedenti per Firenze.A FIRENZE ANCHE IL MUSEO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO  Il Parco Florentia dovrebbe infatti diventare il "punto di riferimento" cittadino per la conoscenza e l'aggiornamento sulle discipline ambientali. Per questo il programma di intervento comprende sia la riconversione del Poderaccio in “future park”,  ovvero in laboratorio a cielo aperto per iniziative tematiche, che la nascita di una green farm, con una serra verticale. Non da ultimo, dovrebbe insediarsi in quest'area anche un museo dedicato al cambiamento climatico, i cui spazi espositivi, laboratori e sale multimediali donerebbero nuova vita all'area dell’Ex Gover. Un programma ambizioso per il futuro di Firenze; in attesa dei finanziamenti (e di ulteriori dettagli), sono intanto stati redatti gli studi di fattibilità e gli elaborati relativi alle prime fasi di progettazione. [Immagine in apertura: Render del Museo del cambiamento climatico all'interno del Parco Florentia di Firenze a cura di Hydea Spa e Studio Rossi Prodi & Associati. Courtesy Fondazione CR Firenze]
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